Volo Crotone-Roma, bando deserto. Cavallo (PeP): è giunta l’ora di percorrere nuove strade
“Non si vola quasi più. La notizia, pessima e per certi versi non attesa, che mette di fatto la parola fine ai voli da e per Roma dall’aeroporto S. Anna, rappresenta purtroppo l'ennesimo e duro colpo ad un territorio, quello crotonese, evidentemente destinato a fare i conti con un isolamento quasi totale, pesante e penalizzante, che deve inevitabilmente spingere tutti ad una riflessione seria e più approfondita”.
Così commenta il consigliere comunale del Comune pitagorico, Marisa Luana Cavallo, di Popolo e Identità, commenta la notizia giunta ieri dalla Sacal che ha comunicato come il bando internazionale degli oneri di servizio sull’aeroporto “Pitagora”, finalizzato all’avvio dei voli da e per Roma, sia andato deserto (QUI) e che quindi sarà necessario avviarne un altro.
Una vicenda, quest’ultima, che Cavallo non ha remore a definire “contorta e contraddittoria e che si presta a diverse interpretazioni, naturalmente a seconda della posizione e della corrente di pensiero” e sulla quale sia necessario avviare una riflessione “soprattutto politica, che contribuisca a fare un po’ di chiarezza”.
“Nei giorni a venire - sbotta la consigliera - le dichiarazioni di sdegno e di condanna verso questo o quel presunto responsabile, si susseguiranno numerose e, come è molto spesso accaduto, senza ottenere nulla di concreto e risolutivo. Dopo di che, fra rese condizionate, fantasiose iniziative fini a se stesse, ma anche fra sconforto e pessimismo diffusi, si tornerà a ‘volare’ bassi. Molto probabilmente sino alla prossima autorevole promessa, o Bando civetta che dir si voglia”.
Secondo Cavallo sarebbe quindi questa e “purtroppo la triste realtà, con la quale però bisognerebbe confrontarsi attraverso un’altra visione del problema, e non invece arrendendoci passivi e disorientati”.
Come? La proposta del consigliere di Popolo e Identità è di pensare ed individuare alternative “valide e percorribili, non necessariamente legate all'aeroporto, che deve continuare ad essere al centro della mobilità e dei programmi di rilancio e sviluppo del territorio, ma non l'unica soluzione. Significherebbe infatti avere una visione del nostro futuro, limitata e poco lungimirante”.
“Forse - conclude Cavallo - è giunta l'ora di guardare oltre, da cittadini ed attori istituzionali, e di percorrere anche altre ‘strade’, su gomma o rotaia che sia. L'importante è arrivare a destinazione. E Roma è una di quelle”.