Traporti. Fillea Cgil “L’Alta velocità Ferroviaria in Calabria? Sarà l’ennesimo miraggio”
“L’Alta velocità Ferroviaria in Calabria? Sarà l’ennesimo miraggio, praticamente quello che avviene ormai da quarant’anni in questa Regione”.
Se ne dice certo il Segretario Generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, affermando che la nostra regione è terra dove si fanno promesse ma dove poi gli interventi “sono molto limitati sia in termini di impatto e sia in termini di risorse”.
Per il dirigente sindacale, quindi, anche per l’Alta Velocità c’è il rischio che resti una chimera: “Il nuovo progetto – spiega Celebre - prevede un tracciato completamente differente rispetto all’attuale da Salerno-Reggio Calabria con un allungamento di percorso di circa 50 chilometri che attraverserà le montagne da Praia a Mare a Tarsia”.
L’intero intervento viene stimato in 22,8 miliardi di euro, una cifra importante, ci si aspetta con altrettanto importanti ricadute occupazionali nel settore delle costruzioni.
Realizzare un’opera del genere in poco tempo così come viene preventivata, per la Fillea Cgil è quasi impossibile: “Ma la cosa più drammatica e che ci ha lasciato e ci lascia sbigottiti – precisa il segretario – è aver appreso che non esiste per il progetto dell’Alta velocità calabrese nessuna forma di copertura finanziaria né Europea, né del PNRR e né nella programmazione Italiana”.
Allora la Sigla si chiede: “Qualora questa linea ferroviaria venisse realmente realizzata che fine faranno le due linee ferroviarie attualmente esistenti, quella Jonica e quella Tirrenica?”
Per il sindacato sarebbe infatti opportuno capire il destino di queste due infrastrutture ferroviarie, considerato che la linea dell’Alta Velocità dovrebbe avere al massimo tre stazioni- Reggio Calabria, Lamezia Terme e Cosenza – “altrimenti non rientrerebbe nei canoni dell’Alta Velocità”, dice Celebre.
“Si immagini, per un momento, quale percorso un cittadino di Crotone dovrebbe fare per raggiungere Lamezia. Né pare possibile pensare ad un recupero della linea jonica, considerato che gli stanziamenti previsti sin dal 2017 nell'accordo di programma tra Regione, Stato e Ferrovie sono stati abbondantemente impiegati altrove” puntualizza.
La Fillea ritiene quindi che sarebbe utile da subito potenziare le infrastrutture presenti per dare ai calabresi servizi di qualità in termini di collegamento.
“Per questi motivi, prima di parlare di autonomia differenziata, il governo dovrebbe dare la possibilità a tutti di partire dallo stesso livello anche in termini di infrastrutture. Purtroppo per il Sud e per la Calabria non è così”, conclude il segretario.