Cosenza: la ricetta del candidato a sindaco Paolini per l’ospedale

Cosenza Politica

Paolini interviene sulla querelle relativa all’ospedale di Cosenza e sullo stato disastroso in cui versa la sanità regionale e propone le sue ricette per rilanciarla. Pur essendo - si legge in una nota stampa - la sanità materia di competenza regionale, “il sindaco della città capoluogo può fare molto - anche nella sua funzione di presidente dell’assemblea provinciale dei sindaci – per rilanciare il ruolo e la funzione dell’Annunziata e per riqualificare il sistema sanitario territoriale: può anche arrivare a sfiduciare il commissario dell’Azienda ospedaliera”.

Inoltre la notizia della bocciatura del Tavolo Massicci ha ulteriormente complicato le cose. Dice Paolini: “Il blocco del turn-over impedirà il ricambio di quanti andranno in pensione e il congelamento delle risorse imposto dalla bocciatura del Piano di rientro renderà impossibile dare un po’ di respiro al nostro ospedale. A cominciare dal Pronto soccorso e dai turni massacranti cui sono costretti quelli che ci lavorano, passando per la dotazione infrastrutturale carente, per finire alle pietose condizioni in cui sono ridotti i reparti”.

Il candidato sindaco propone la sua ricetta in tre punti: “Ridaremo centralità a Cosenza e al suo ospedale bistrattati da questa Giunta Reggiocentrica per riportare il presidio più importante e qualificato della Calabria al suo antico splendore”. Secondo: “Apriremo con il governo regionale un confronto alto su una precisa proposta di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi che elaboreremo con l’apporto dei nostri operatori sanitari”. Infine, un auspicio: “L’Annunziata dovrà diventare luogo di prestazioni e di servizi di eccellenza ed i cosentini non dovranno più essere costretti a recarsi altrove per ottenere gli interventi specialistici negati nella loro città”. Paolini detta perciò la linea su alcuni servizi essenziali: “Mai più attese di 7-8 mesi per una risonanza magnetica o un’ecografia specialistica. Mai più attese di due anni per il riconoscimento di un’invalidità civile; mai più attese di due mesi per una visita urgente per il controllo dei tumori”. Si mette di traverso sulla strada intrapresa da Scopelliti “che continua a caratterizzare il governo della Regione e della Sanità con campanilismi e logiche localistiche: prova ne è la ripartizione del fondo sanitario regionale fortemente sbilanciato su Reggio Calabria a discapito di Cosenza”. Ripropone un confronto pubblico sulla sanità con Mario Occhiuto, il candidato voluto da Reggio, “che – sempre Paolini – continua a non avere argomenti su questa importante questione”. L’ultima stilettata è destinata al governatore reggino “che si è opposto all’apertura del reparto di Cardiochirurgia a Cosenza, mentre a giugno ne sarà aperto uno simile, con il suo avallo, a Reggio Calabria”.