Reggio. “Eterno Eden”, il nuovo dittico di Lbs sui muri del Supercinema Orchidea
Proprio oggi, mercoledì 5 aprile, in occasione della settimana di Pasqua, l’artista LBS, nome d’arte di Bruno Salvatore Latella, presenta alla città di Reggio Calabria il dittico artistico “Eterno Eden”, sua ennesima opera di denuncia sociale di street art, composto dalle due opere “Adam’s Fall” e “Eva’s Spring”, che ha affisso sui muri dello storico Supercinema Orchidea, edificio dalla significativa architettura che è in pessimo stato di conservazione per il lungo abbandono e la mancanza di manutenzione.
Il luogo scelto non è casuale, anzi ha una forte importanza simbolica legata alla tematica dell’opera. L’artista ha posto i suoi manifesti di street art sulle bacheche che si trovano all’esterno dell’edificio, dove al tempo si affiggevano le locandine dei film e ha ridato così voce a un luogo pubblico ormai degradato, come se presentasse un film tutto nuovo.
Il film è quello di un Adamo e di una Eva, il cui incontro non riporta al testo biblico, ma racconta una storia bugiarda. Quello che fa il cinema con la sua potenza evocativa: Fellini parlava del cinema come lo strumento “bugiardo” che può entrare in competizione con Dio, uno strumento capace di cambiare metafisicamente l’idea, la coscienza e la visione delle cose tramite il mezzo audio visivo.
Le opere di dimensioni 100 x 100 cm sono: Adam’s Fall: in un triste autunno e in un tenebroso GIARDINO DELL’EDEN, spicca un ADAMO contemporaneo, vestito con un bellissimo e sfarzoso abito dorato ancora fresco di cartellino di “acquisto” che ha in mano il famoso frutto dell’Eden e dimostra attraverso le sue lacrime di sangue e verità che forse il “problema” non fu creato dalla donna. Sullo sfondo una porta chiusa senza maniglia, una porta che rimarrà sempre serrata.
Eva’s Spring: in una beata primavera e in un fantasioso GIARDINO DELL’EDEN dal contesto primaverile e grazioso, spicca un’EVA contemporanea, vestita anche lei con un bellissimo e sfarzoso abito dorato ancora fresco di cartellino di “acquisto”, in mano un canarino, simbolo della sopravvivenza, la forza e la speranza nella completa prigionia. Sullo sfondo anche qui una porta chiusa, una porta che potrebbe aprirsi o forse no.
Adamm’s Fall ed Eva’s Spring sono le contraddizioni, fuori e dentro di noi affisse su antiche bacheche di un cinema che è memoria collettiva e che dovrebbe essere salvato dall’incuria e sulle bacheche della nostra anima, perché sapere sopportare la contraddizione è segno di grande civiltà.