“Cerco la vita. Migrazioni e migranti”: si presenta il libro degli studenti vibonesi

Vibo Valentia Tempo Libero

Oggi, venerdì 14 aprile, alle 16, nella sede del Sistema Bibliotecario Vibonese a Palazzo Santa Chiara, sarà presentato “Cerco la vita. Migrazioni e migranti: ieri, oggi e… domani” (Libritalia.net, 2023), un lavoro degli alunni delle classi III BSU, III CL, IV DSU, V BSU, V EL del Liceo Statale Vito Capialbi di Vibo Valentia, coordinati dalla Professoressa Anna Murmura.

Si tratta di un testo dal contenuto “forte ma necessario”, “una pietra”, come l’hanno voluto definire i giovanissimi autori rifacendosi alle parole dello scrittore portoghese José Saramago:le parole del libri sono soltanto delle pietre messe di traverso nella corrente di un fiume, sono lì per farci arrivare dall’altra sponda, quella che conta è l’altra sponda”

Oltre agli studenti-autori, interverranno all'evento di presentazione Fabio Signoretta, Presidente SBV; Antonello Scalamandré, Dirigente scolastico del Liceo Capialbi; Marwa El Afia, della CGIL area Catanzaro-Crotone-Vibo; Erica Tuselli, libraia e dell’Associazione Nish; e le studentesse Federica Asturi e Marisol Durante. Introduce e coordina la studentessa Chiara Garrì.
L'evento è promosso dal Liceo statale Capialbi di Vibo Valentia in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese, il Comitato Diritti Umani e la casa editrice Libritalia.

DALLA QUARTA DI COPERTINA

“Questo libro è invece, una pietra nel senso in cui quest'ultimo termine è utilizzato dallo scrittore portoghese Josè Saramago che in un capitolo del suo romanzo La caverna dice "le parole dei libri sono soltanto delle pietre messe di traverso nella corrente di un fiume, sono lì solo per farci arrivare all'altra sponda, quello che conta è l'altra sponda. Proprio pensando a questo abbiamo elaborato il titolo "Cerco la vita", questa ultima è la frase che in un servizio televisivo abbiamo sentito pronunciare ad un giovane studente universitario in fuga dall'Iraq e in transito sulla rotta balcanica in risposta alla domanda della giornalista su cosa lo avesse spinto ad affrontare un viaggio così difficile e pieno di insidie".