Gerace solidale per l’anniversario del Genocidio del Popolo Armeno
Anche questo anno il tricolore della Repubblica dell’Armenia sventola da Palazzo del Tocco a Gerace, in segno di solidarietà e vicinanza al Popolo armeno.
"La città di Gerace – ha dichiarato il Vice Sindaco Rudi Lizzi – ha fortemente voluto dare un segno tangibile di fratellanza con la Comunità Armena in ricordo dell’anniversario del “Genocidio del Popolo Armeno”. In questo momento storico siamo chiamati a dare voce al dialogo di pace e di fratellanza tra i popoli, nessuno escluso, richiamando l’attenzione ai più alti valori di libertà umana e di dignità delle persone".
Gerace, quindi, lancia ponti di solidarietà con la “Comunità Armena-Calabria e sostenuta dall’Unione dei Talenti Armeni d’Italia” che ha promosso l’iniziativa in ricordo del genocidio del Popolo Armeno, definito il primo genocidio del ‘900 in cui avrebbero perso la vita circa 1 milione e mezzo di Armeni.
Tali iniziative hanno carattere civile allo scopo di consolidare dei ponti culturali importanti con il Popolo Armeno che d’altro canto, guardano la Calabria ed in le Comunità con interesse storico determinato dalla presenza Armena nel corso dei secoli VIII e IX sec. con testimonianze ancora oggi visibili e documentate su tutto il territorio. Esiste, infatti, un armonioso, solidale e antico legame fra la nostra terra di Calabria ed il Popolo Armeno che nei secoli ha trovato ospitalità presso numerosi centri calabresi, lasciando un ricco patrimonio culturale, linguistico, archeologico e monumentale.
Il Vice Sindaco di Gerace Rudi Lizzi, che in qualità di Consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria ha le deleghe in materia di Istruzione e Minoranze Linguistiche, è stato promotore negli anni passati di due importanti mozioni di solidarietà e sostegno del Popolo Armeno, poi approvate dal Consiglio Metropolitano all’unanimità, che hanno riconosciuto il “Genocidio del popolo armeno”, avvenuto tra il 1915 e il 1917 a opera dell’Impero Ottomano, e formalmente la Repubblica armena dell’Artsakh.