Il Ciliberto di Crotone al workshop “La formazione marittima partendo dagli IT Nautici”
C’era anche l’istituto Mario Ciliberto di Crotone con il dirigente scolastico Girolamo Arcuri e l’insegnante Antonio Cacozza responsabile per il sistema di gestione della qualità, al workshop “La formazione marittima partendo dagli IT Nautici” che si è tenuto presso Imat (Italian maritime academy technologies) lo scorso 28 aprile a Castel Volturno.
Scopo dell’incontro accorciare le distanze, anzi trovare un punto di contatto fra gli istituti Nautici, le istituzioni e l’armamento nazionale che poi rappresenta il mondo del lavoro per chi vuole andare per mare.
L’evento è stato organizzato dalla testata Porto&Interporto, è stato moderato da Maurizio De Cesare, ed è stato aperto da Erminia Della Monica amministratore unico Imat. Importanti e qualificati i partecipanti: Rosalba Bonanni del ministero dell’Istruzione e del merito, il comandante Gennaro Pappacena della Guardia costiera Capitanerie di porto, Umberto D’Amato vicepresidente del gruppo tecnico Transizione ecologica, tecnica navale, regolamentazione, ricerca e sviluppo, Marcello Pica e Tommaso Sorrentino in rappresentanza del gruppo Grimaldi, Andrea Tommaselli presidente della Rete dei Nautici e Leonardo Piliego capo del Servizio risorse umane e relazioni industriali di Confitarma.
È emerso che la richiesta del mondo del lavoro è maggiore del numero dei diplomati nautici che decidono di svolgere poi la professione per la quale si sono diplomati. In particolar modo è stata evidenziata la penuria di ufficiali di macchina. Insomma i molti posti di lavoro che restano vacanti rappresentano un’occasione sprecata per i giovani che spesso non approfittano per svolgere immediatamente una professione.
Per tale motivo è stata invocata una maggiore sinergia fra scuola e mondo del lavoro proprio per far incontrare i fabbisogni di competenze delle imprese armatoriali con le aspettative e le motivazioni degli studenti.
Allo stesso tempo le imprese armatoriali continuano a chiedere uno snellimento delle procedure normative e burocratiche, spesso lunghe e farraginose che non facilitano di certo il passaggio dal diploma al mondo del lavoro in maniera spedita e fluida.
Trasferta decisamente positiva per Arcuri e Cacozza perché è sempre più forte l’idea, anche dopo il confronto con altre realtà, che l’istituto Ciliberto è al passo con i tempi e che non ha niente da invidiare alle altre scuole. Lo scopo, che spesso riesce a raggiungere, è quello di far incontrare le aspettative degli studenti con i bisogni del mercato armatoriale dialogando con gli stakeholders e con i principali attori della “blue economy”.
Cose non nuove per il Ciliberto, ma che il dirigente Arcuri spera possano diventare routine, normalità: “Spesso raggiungiamo questo traguardo, ma vogliamo migliorare le nostre performance in tal senso ed è per questo motivo che promuoviamo anche all’interno del nostro istituto incontri con chi svolge tali professioni, ma anche con aziende che operano nel settore. Inoltre sosteniamo sempre con vigore gli stage a bordo di navi per coniugare la parte didattica e teorica con quella pratica.