Teatro. I detenuti del carcere di Crotone mettono in scena il testo “Covid ufo”

Crotone Attualità

I detenuti del carcere di Crotone che hanno partecipato al laboratorio teatrale hanno messo in scena, stamattina, un testo del noto autore e storico Ulderico Nisticò, “Covid ufo”. A guidarli nel laboratorio e nella rappresentazione finale, il regista Lucio Falvo, che insieme all’autore ha colto l’invito dell’associazione Universo Minori, presieduta da Rita Tulelli, promotrice l’iniziativa.

Sono stati dieci gli attori che si sono impegnati nel rappresentare il testo di Nisticò, cogliendo l’opportunità di partecipare ad attività al di fuori della routine carceraria, che hanno potuto mostrare, anche a parenti, la loro bravura. Così come evidenziato alla fine dello spettacolo, a cui è stata tributata una messe di meritati applausi, il progetto è stato condiviso dai dirigenti della struttura sanitaria, proponendo che questa rappresentazione possa varcare anche le porte dell’esterno.

Nonostante l’emozione, che è naturale per coloro che, come ha sottolineato il regista, non aveva mai fatto esperienza teatrale, i dieci attori si sono ben districati sul palco, riuscendo, come ha confermato l’autore, ciò che traspariva dal testo messo in scena. I detenuti hanno, infatti, rappresentato la storia di un umano, un attore per la precisione, che era stato rapito dagli alieni perché volevano sapere cosa era successo sulla terra durante il periodo del covid.

Soddisfatti dell’esito della rappresentazione e, soprattutto dell’esperienza che hanno potuto vivere, i detenuti impegnati, hanno inteso ringraziare sia i dirigenti della struttura quanto il regista e l’autore. Al termine della rappresentazione, i protagonisti hanno ricevuto degli attestati di partecipazione, ma, soprattutto, l’attestazione della loro bravura da parte dei loro parenti presenti nel teatro del carcere.

Un’iniziativa di alto valore sociale quella promossa da Universo minori di Catanzaro, così come attestato, anche dal messaggio di congratulazioni inviato dal vescovo di Catanzaro, Claudio Maniago.