118, Bruni (Pd): “confusione della Regione su servizio essenziale che quasi non esiste più”

Calabria Salute

“In ogni parte d’Italia si cerca di riorganizzare al meglio il servizio dell’emergenza urgenza e in molte regioni la situazione è decisamente migliorata, solo in Calabria la gestione del Commissario è riuscita a peggiorare, quando possibile, lo stato delle cose, riducendo il 118 a una sorta di taxi dei pazienti”.

Così sbotta Amalia Bruni, Gruppo Partito Democratico e Vicepresidente della Commissione Sanità in seno al Consiglio Regionale dopo aver assistito iri al Simposio Nazionale Vibo Emergency Medicine in cui si si è parlato di “Futuro dell'emergenza fra crisi e riorganizzazione”.

“Decine di colleghi - commenta ancora Bruni - si sono mostrati increduli e a tratti sbigottiti di fronte a certe affermazioni che, secondo lo Smi, mettono a serio rischio l’incolumità dei calabresi e non solo”.

La consigliera regionale riporta difatti che alcuni relatori abbiano sottolineato non ci sia bisogno che la rete tempo-dipendente sia gestita da un medico sull’ambulanza (relatori Battistini, Profiti, Graziano) ma che con le nuove tecnologie, infermieri scelti e formati potranno essere autorizzati a usare protocolli d'intervento relazionandosi con il medico della centrale operativa.

“Si è poi sostenuto, suscitando sconcerto – prosegue la capogruppo - che medici formati e specializzati verranno scelti per essere assegnati alle automediche, mettendo di fatto in dubbio la competenza e la professionalità dei colleghi calabresi che ogni giorno salgono sulle autoambulanze per fare turni massacranti”.

Secondo Bruni, insomma, “mentre altrove si risolve il problema assumendo medici, rafforzando le strutture e incentivando tutto il personale sanitario, come al solito da noi si escogitano stratagemmi incredibili per porre mano a un problema giunto a questo punto perché per anni nessuno ha trovato soluzioni serie ed efficaci”.

“Intanto – aggiunge - mentre grandi menti disegnano soluzioni eccellenti solo in teoria (ci aspettiamo anche il ricorso all’intelligenza artificiale per sostituire i nostri colleghi) è arrivata un’estate con tanti turisti ma non siamo in gradi di tutelare la loro salute. Ieri pomeriggio, tanto per cambiare, la postazione del 118 di Falerna è rimasta totalmente chiusa per mancanza di medici, autisti e infermieri. A questi problemi bisogna dare risposte concrete e non fare scelte cervellotiche”, conclude Amalia Bruni.