Terzo megalotto 106, sindaci “occupano” Prefettura Cosenza: “Vogliamo parlare con Meloni”
I sindaci di sette comuni della fascia jonica cosentina hanno organizzato una protesta pacifica presso la Prefettura di Cosenza, dove da questa mattina sono rinchiusi in attesa di avere rassicurazioni sulla loro richiesta di udienza con la premier Giorgia Meloni. Un incontro chiesto a gran voce dai primi cittadini, in merito allo stallo dei lavori del terzo megalotto della Strada Statale 106.
A prendere parte alla "protesta bianca" i sindaci di: Cassano all'Ionio, Gianni Papasso; Villapiana, Paolo Montalti; Francavilla, Gaetano Tursi; Cerchiara, Antonio Carlomagno; Albidona, Leonardo Aurelio; Amendolara, Antonello Ciminelli (in rappresentanza del primo cittadino); Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia.
Nel dettaglio, i sindaci chiedono che "l’erogazione delle somme spettanti ad ogni singolo Comune per le opere di compensazione ambientale dovrà avvenire secondo la ripartizione a suo tempo stabilita presso l’Anas e per un importo totale pari a circa 18 milioni e 700 mila euro, e dovrà avvenire direttamente ai Comuni stessi che provvederanno a progettare successivamente secondo i criteri stabiliti dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale (VIA), così come avvenuto per il Parco archeologico di Sibari".
Ma anche "l’eventuale demolizione del viadotto Pagliara non può essere compresa nella somma prevista per le opere di compensazione ambientale" bensì "dovrà essere determinata una apposita somma per come stabilito e concordato nella riunione tenutasi a Roma nell’anno 2014". Mentre "per quanto riguarda i semisvincoli si conferma la volontà di prevedere nuovamente la realizzazione quelli di Cassano, Villapiana, Albidona e Trebisacce per permettere agli abitanti di usufruire a pieno della nuova infrastruttura".