Riordino rete ospedaliera, Bevacqua e Iacucci (Pd): “piano lacunoso e antistorico, penalizza il cosentino”

Calabria Salute

Il cosiddetto riordino della rete ospedaliera calabrese, da qualche giorno ufficializzato da parte del commissario Occhiuto, ha suscitato forti preoccupazioni e decise prese di posizione da parte delle Comunità interessate, rappresentate dai rispettivi sindaci, oltre che dai movimenti spontanei nati nelle varie realtà. Nei prossimi giorni saremo a fianco di queste Comunità e dei primi cittadini, cominciando da Acri e Paola. Un modo concreto per dimostrare sul campo che il Partito democratico calabrese e i suoi consiglieri regionali ci sono e sono pronti a sostenere e supportare iniziative utili a difendere le ragioni e i diritti dei cittadini calabresi».

Così si esprimono, in una nota, i consiglieri regionali del Pd Domenico Bevacqua e Franco Iacucci secondo i quali sarebbero diverse le criticità contenute in questo riordino della rete ospedaliera.

“Il piano presentato da Occhiuto - affermano - è antistorico, già visto e lacunoso. Alcuni suoi aspetti sono poi del tutto incomprensibili e privi di razionalità. Ad esempio non si trovano motivazioni plausibili per comprendere il motivo per il quale alcune realtà della provincia di Cosenza siano state così fortemente penalizzate”.

I due consigliere fanno sapere che ascolteranno i territori e i loro bisogni per farsi poi carico di chiedere conto alla struttura commissariale regionale per ogni eventuale inadempienza o grave disservizio che potrebbe essere creato alla collettività e “dei quali dovrà assumersi la piena responsabilità”.

“Una responsabilità - concludono Bevacqua e Iacucci - che appare ancora più grave in quanto il Commissario Occhiuto si è sottratto ad ogni forma di confronto con i rappresentanti delle Comunità interessate e con lo stesso Consiglio regionale davanti al quale il governatore non si è mai presentato per illustrare il suo piano di riordino, nonostante le reiterate richieste di informativa che abbiamo formulato senza avere nessun riscontro”.