Assegnati i Premi Filmare Festival, i cortometraggi raccontano il mare e l’ambiente
Grande successo della terza edizione del Filmare Festival – i cortometraggi che raccontano il Mare e l’Ambiente - che si è svolta dal 31 luglio al 4 agosto, itinerante in cinque località suggestive calabresi: Scalea, Soverato, Laghi di Sibari, Cariati, con gran finale a Sangineto.
Filmare è organizzato dall’ Ass. Calabriartes di Enzo De Carlo e dalla DRB di Beniamino Chiappetta e si avvale della direzione artistica di Francesca Piggianelli. A condurre le serate Francesca Russo.
Sono stati più di 100 i cortometraggi iscritti a questa terza edizione, dei quali la Commissione tecnica ne ha selezionati 14 che sono stati proiettati nelle quattro serate delle Prefinali del Concorso. A renderlo noto i promotori de4ll'evento.
"Alla finale di Sangineto - continua la nota - sono giunti cinque cortometraggi finalisti: “La Pescatora” di Lucia Lorè; “Asfissia” di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco; “Anche il riccio respira” di Domenico Pietropaolo; “Super Jesus” di Vito Palumbo; “Mammarranca” di Francesco Piras.
La Giuria, di concerto con la Commissione Tecnica, ha quindi assegnato i Premi Filmare Festival 2023 realizzati dal Maestro orafo Michele Affidato.
“Miglior regia” a La Pescatora di Lucia Lorè per aver saputo far riflettere non solo sulle tematiche proprie del Filmare Festival – il mare come protagonista e risorsa oltre che specchio dell’anima - ma anche sulla condizione che la donna è costretta a subire, ancora oggi, in alcuni ambienti come il mondo in cui vive Lea che ambisce a divenire la prima Pescatora in un mondo di pescatori.
Il corto, distribuito da “Siberia Distribution” e realizzato con il supporto del Mibac e dell'Apulia Film Commission, offre una riflessione dal forte valore sociale che fa emergere il legame con la tradizione peschereccia tipica del luogo (siamo a Porto Cesareo - Lecce) e la volontà di superare i limiti e i pregiudizi comuni. Frutto della ricerca costante e dell’incontro con una vera Pescatora (Laura Ferrari) della quale si restituisce il senso vero della vita, l’opera è quindi un omaggio al mare ed alla forza delle donne.
“Miglior Attore” ad Andrea Pannofino protagonista de Anche il riccio respira di Domenico Pietropaolo.
L’attore ha saputo interpretare il sentimento profondo di inquietudine che avvolge Enea, un ragazzo di 18 anni in una storia ambientata sul mare della Calabria (tra le coste di Catanzaro e Tropea) rappresentando fedelmente le due opposte emozioni: da una parte la spensieratezza, il divertimento e l'estate, dall'altra la solitudine, la malinconia e il vuoto. Sentimenti propri della vita dei giovani.
Andrea è figlio d’arte, il papà è l’attore e doppiatore Francesco Pannofino la mamma Emanuela Rossi è una tra le più grandi doppiatrici italiane.
“Miglior Attrice” a Lucia Lorè per Lea la protagonista del corto La Pescatora. Lucia Lorè, nei panni di Lea, vince il premio per la forte ed intensa interpretazione. Lea, donna dall’animo totalmente salentino, lotta per l’autodeterminazione ed è capace di coinvolgere emotivamente lo spettatore.
La Giuria ha voluto assegnare una “Menzione Speciale” ad Asfissia di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco. Per la capacità di trasformare l’idea in una campagna di sensibilizzazione ambientale.
La protagonista, Aria, speranzosa di un futuro migliore che reputa però irrealizzabile, decide di sacrificare la sua vita al mare, proprio come le migliaia di creature marine che ogni anno muoiono nel Mar Mediterraneo a causa delle tonnellate di plastica. Aria si unisce così alle vittime della strage ambientale.
Filmare ha il sostegno della Calabria Film Commission, il patrocinio di Rai Calabria ed il riconoscimento del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. Gode della stretta collaborazione di Enea- Agenzia nazionale, del Ministero dell'Ambiente e della Transizione Ecologica oltre che di Confapi Calabria e il Flag – Perti.