Bandi Provincia Crotone, Ferrari: “Chiederò di riaprire i termini, polemiche per avere visibilità”
Sulla trasparenza dell'azione amministrativa in Provincia, con tutta l’umiltà del caso e senza voler peccare di presunzione, sono sempre disponibile al confronto, ma non accetto lezioni, men che meno da “alcuni”(!) Il percorso che ha portato alla pubblicazione dei tre bandi è ineccepibile dal punto di vista tecnico ed amministrativo, ed oltre ad essere stato pubblicato sul Portale del Reclutamento Nazionale inPA (la massima fonte di trasparenza nazionale per i concorsi nella Pubblica Amministrazione) gestito direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato sull'albo pretorio on line della Provincia e nell'Area Trasparenza Amministrativa Sezione Bandi e Concorsi.
La Provincia ha applicato esattamente quanto prescrive il recente Decreto del Presidente della Repubblica n.82 del 16 giugno 2023 che modifica le norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, le cui prove si svolgeranno, pertanto, con modalità telematiche attraverso l’utilizzo della piattaforma http://concorsi.provincia.crotone.it, che, come la legge prevede, garantisce il più totale anonimato e la massima trasparenza.
L’efficienza amministrativa non può essere un problema! Sarebbe un paradosso, in un territorio che ha bisogno, invece, di risposte concrete e di meno parole, spesso fuori luogo e prive di sostanza, forse reminiscenze di un passato non troppo lontano nelle menti dei crotonesi. Aver intercettato un finanziamento di un milione di euro, certifica un Ente che lavora e che sa lavorare, soprattutto per dare risposte al territorio rappresentato da tantissime persone che lavorano e non certo, come qualcuno vorrebbe far passare, che stanno “sotto l’ombrellone”.
In questo periodo di esperienza amministrativa in Provincia, ho avuto il piacere di incontrare tantissimi professionisti che lavorano con serietà e competenza, con grande senso di appartenenza ma soprattutto con la consapevolezza di operare in un territorio difficile, nel quale non serve diffondere odio, ma necessita, invece, operare in sinergia e remare tutti nella stessa direzione. Cosa che ho cercato di fare con tutti gli interlocutori sin dal primo giorno del mio insediamento, in particolare con i giornalisti e con le Ooss Per quanto mi riguarda, ho sempre ritenuto e continuerò a ritenere importante il dialogo - al contrario del messaggio che qualcuno vorrebbe far passare - possono testimoniare il proficuo lavoro già messo in campo nell’Ente, che certamente non può concretizzarsi nel tentativo di sostituirsi nella gestione tipica dello stesso, per la quale, invece, visto l’obiettivo raggiunto del finanziamento in questione, ci aspettavamo un plauso o comunque riscontri positivi.
Ritengo, altresì, assolutamente importante e strategico il ruolo dell’informazione e dei giornalisti, sempre disponibili al dialogo, pronti a veicolare con serietà e professionalità la corretta informazione oltre a rappresentare un positivo ed autentico pungolo per noi amministratori, come nel caso di specie. Normalmente, chi mi conosce sa, che non amo repliche e “polemiche sterili” ma questa volta nel merito delle questioni, credo sia il caso di intervenire e provare a fare chiarezza.
Innanzitutto, mi preme precisare ed evidenziare che la pubblicazione dei tre bandi di concorso a tempo determinato è un adempimento conseguente al finanziamento di un milione di euro, ottenuto dalla Provincia, nell’ambito di un progetto, che ha un inizio ed una fine, denominato “Intervento per la realizzazione di “Campi Ormeggio” nell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” in aderenza agli obiettivi per l’esecuzione del Piano nazionale di ripresa e resilenza (Pnrr).
Nell’ambito di questo piano, l'Ente Provincia è stato autorizzato ad assumere per 15 mesi (durata del progetto), tre figure secondo le rigide indicazioni contenute nella descrizione dettagliata dell’allegato tecnico: un profilo professionale tecnico cat. C, che svolgerà azione di supporto alla gestione autorizzativa e rilascio permessi campi ormeggio e sentieri subacquei; due profili professionali cat D, di cui uno gestirà le azioni di monitoraggio dei benefici ambientali e l’altro l’aspetto della promozione del progetto e della comunicazione dei risultati ottenuti.
Risulta evidente che alla Provincia non è stato concesso alcun finanziamento per svolgere funzioni, riconducibili a quelle di cui alla legge 7 giugno 2000, n. 150, recante la disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni (il cui regolamento di attuazione è stato approvato il 2 agosto 2001 dal Consiglio dei Ministri).
Come dovrebbe essere infatti noto a tutti, specialmente a chi opera nel settore, l’ambito di applicazione della legge 150/2000, inopportunamente tirata in ballo, è quello che la stessa indica come campo di applicazione al comma 1 dell’art. 2 - (Requisiti per lo svolgimento delle attività di comunicazione), ovvero, solo “l’esercizio delle attività di comunicazione nell’ambito degli uffici per le relazioni con il pubblico o di analoghe strutture (art. 6)” e soprattutto al comma 1 dell’art. 3 - (Requisiti per lo svolgimento delle attività di informazione) si specifica che solo “L'esercizio delle attività di informazione nell'ambito degli uffici stampa di cui all'articolo 9 della legge 7 giugno 2000, n.150, é subordinato, oltre al possesso dei titoli culturali previsti dai vigenti ordinamenti e disposizioni contrattuali in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, il possesso del requisito della iscrizione negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell'albo nazionale dei giornalisti di cui all'articolo 26 della legge 3 febbraio 1963, n. 69, per il personale che svolge funzioni di capo ufficio stampa, ad eccezione del personale di cui all'articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n.18 e successive modificazioni.”
Dunque, risulta evidente che alla Provincia non è stato finanziato il reperimento di un giornalista, né di un addetto stampa e nè di una figura addetta all’Urp o che dovesse occuparsi della redazione/pubblicazione di comunicati stampa. La persona selezionata dovrà occuparsi di altro. D’altra parte le spese per le figure da impiegare si intendono esclusivamente destinate al reclutamento di personale che si occupi di realizzare quanto specificatamente richiesto nel progetto in questione secondo quanto previsto dalla Circolare MEF-RG4 del 18 gennaio 2022.
Sulla scelta dei titoli e dei requisiti, si tratta di questioni meramente gestionali, e quindi risulta superfluo precisare che il Presidente non interviene, preoccupandosi solo, attraverso il Segretario Generale, che sia garantita la legittimità degli atti. Risulta evidente ai più, invece, che qualcuno non perde occasione per ottenere un barlume di visibilità pensando sempre ad una ipotetica “campagna elettorale” alle porte, che certamente, per loro, non ha a cuore il territorio ma solo una grande e smisurata voglia di “rimettersi in gioco”, ovviamente non accreditando loro stessi ma screditando gli altri.
Ma anche questo sembra un film già visto! Niente arriva per caso, per ogni risultato raggiunto c’è tanto lavoro messo in campo, e per questo colgo l’occasione per ringraziare il Dirigente e tutti gli uffici che hanno saputo tradurre un’idea, una progettualità in una vera e concreta opportunità per il territorio.
In conclusione, in merito al basso numero di partecipanti ai bandi pubblicati, mi sento di condividere le osservazioni, non certo il metodo(!) che inducono ad una riflessione, ovvero che, se possibile, bisognerà adoperarsi per riaprire i termini. Non c’è dubbio che l’obiettivo è ottenere un numero più alto possibile di partecipanti, ai quali chiedo però maggiore attenzione sulla operosità della Provincia e soprattutto, considerata la massima disponibilità al confronto dell’Amministrazione Provinciale, un preventivo dialogo costruttivo finalizzato a superare ogni perplessità, prima di diffondere in maniera inconsueta “concetti fuorvianti”, lontani anni luce dalla gestione tipica della “cosa pubblica”, che contraddistingue l’Amministrazione Provinciale, sempre improntata alla operosità, al rispetto delle norme ed alla crescita del territorio.
Chiederò, quindi, al Dirigente del Settore Competente ed al Segretario Generale, di interfacciarsi con il Ministero e verificare la possibilità di operare in tal senso, ovvero con una riapertura dei termini, non modificando i bandi e cercando di spiegare meglio le mansioni, ovviamente nel rispetto di quanti, non solo crotonesi, non erano “sotto l’ombrellone” ed hanno avuto il tempo, senza sbagliare nessuna virgola, di partecipare al bando producendo correttamente la domanda.
E' quanto comunica Sergio Ferrari, presidente della Provincia di Crotone.