Ferragosto in carcere. Garante detenuti: bene misure anti-caldo ma ancora diverse criticità
Vigilia di ferragosto in carcere per il Garante regionale dei diritti delle persone detenute, Luca Muglia, ha effettuato una visita istituzionale nella Casa circondariale Cosenza, per accertare le condizioni di vita delle persone detenute e l’attuazione delle misure “anti-caldo” richieste precedentemente dal suo ufficio, soprattutto durante la stagione estiva quando le condizioni di vita all’interno dei penitenziari vengono rese ancor più difficili proprio dal caldo.
Insieme a Muglia una delegazione composta, dal neoeletto Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Cosenza, dal Presidente e dai Consiglieri del direttivo della Camera penale bruzia, dal Referente regionale dell’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere penali italiane e dal delegato dell’Osservatorio Carcere della Camera penale di Cosenza, che avevano avanzato una specifica richiesta di accesso per accertare la presenza di schermature e pannelli in plexiglass sulle finestre delle camere detentive.
“Mi si consenta - afferma Muglia - di esprimere innanzitutto il mio compiacimento per la recente nomina del dottor Francesco Terranova quale Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Cosenza. Stamane ho avuto il piacere di conoscere il Garante del Comune di Cosenza, cui ho rivolto i miei auguri più sinceri. Sono certo che fornirà un contributo importante e che l’interazione tra i rispettivi Uffici potrà generare risultati apprezzabili”.
“Quanto alla visita odierna una buona parte delle misure richieste dal mio Ufficio – continua il Garante regionale - sono state adottate. Il posizionamento dei punti idrici, l’apertura dei blindi nelle ore notturne, l’apposizione di impianti di ventilazione nei corridoi delle sezioni, la possibilità di acquistare ventilatori personali, la disponibilità di frigo e congelatori nei piani detentivi, la disinfestazione dei luoghi, la bonifica della rete fognaria, la predisposizione di riserve di acqua, la disponibilità di menù per la stagione estiva, i colloqui e la corrispondenza telefonica straordinari”.
Secondo Muglia, però, permangono comunque diverse criticità. Ad esempio la rimodulazione della permanenza all’aperto in orari meno caldi della giornata sarebbe preclusa, “secondo quanto riferito, in ragione delle esigenze di sicurezza e della carenza di personale. Si aggiungano le segnalazioni di diversi detenuti – incontrati dalla delegazione – che lamentano l’assenza di areazione nei bagni, la scarsa qualità dell’acqua corrente e la mancanza di un’adeguata assistenza medico-sanitaria”.
“Discorso a parte – prosegue il garante –merita la presenza di schermature e pannelli in plexiglass sulle finestre esterne delle camere detentive ubicate ai piani superiori. La delegazione ha avuto modo di accertare le dimensioni e il materiale delle schermature, verificando direttamente che le camere detentive ove sono state posizionate le schermature presentano una circolazione di aria limitata, assenza di luce e temperature nettamente superiori.”
“Pur prendendo atto che l’adozione delle schermature è originata da motivi di sicurezza e dalla finalità di impedire la comunicazione con l’esterno, a fronte di episodi negativi, è indubbio che le stesse rechino pregiudizio alla salute delle persone detenute, oltre ad aggravare le condizioni di vita quotidiana. Mi farò carico, pertanto, di tornare al più presto sull’argomento con nuove iniziative istituzionali”, conclude Muglia.