Unarma: “da carabiniere a contadino. Lo strano caso dell’appuntato calabrese”
Un vasto terreno agricolo che sarebbe coltivato da un carabiniere verosimilmente durante l’orario di sevizio. Il caso lo rende noto Antonio Nicolosi, segretario generale Nazionale di Unarma, Associazione sindacale dei carabinieri, riferendo che sono giunte alla Sigla numerose segnalazioni sulla “strana destinazione di una florida coltivazione orticola/agricola, di una vasta porzione di terreno - circa 400 metri quadrati - ricadente all’interno della Caserma del Comando Legione Calabria, cui si dedicherebbe in via esclusiva, con sacrificio e dedizione, un graduato in forza al Reparto Comando - Squadra Servizi - dello stesso Comando Legione”.
In particolare il sindacato si chiede “come sia possibile che, visto che il profilo d’impiego degli Appuntati e Carabinieri impedisce l’impiego dei militari alle mansioni indicate, questo militare faccia mansione orticola? Come ci si è regolati da un punto di vista della sicurezza sul lavoro? A chi sono destinati i prodotti della terra? È possibile che i cittadini italiani paghino un carabiniere per fare attività orticola anziché occuparsi della loro sicurezza?”.
Da Unarma si invocano quindi delle verifiche “su chi, come e quando è stata autorizzata detta attività agricola” mentre al Comando Generale dell’Arma si chiede di inoltrare la denuncia all’Autorità giudiziaria competente, Ordinaria e Militare, “così da verificare eventuali ipotesi di reato”, conclude Nicolosi.