Praia a mare, rete idrica e fognaria: l’amministrazione presenta proposte al Cis
“Fa bene qualcuno a ricordare le criticità nelle reti idrica e fognaria di Praia a Mare. Sbaglia però ad accusare di immobilismo l'attuale amministrazione che, a settembre 2022, ha dato indirizzo per partecipare al Cis Acqua Bene Comune”. A dirlo è il sindaco della città Antonino De Lorenzo, intervenendo per chiarire la posizione dell'ente dopo una recente polemica politica.
Il Contratto Istituzionale di Sviluppo “Acqua bene comune” è una misura statale curata dall'Agenzia per la Coesione Territoriale per finanziare progetti orientati alla salvaguardia del bene più essenziale.
La Giunta di Praia a Mare ha dato mandato per presentare proposte progettuali da candidare al Cis: una relativa alla rete idrica per 3,3 milioni di euro e l'altra per la rete fognaria delle zone alte del territorio comunale, per circa 1,9 milioni di euro.
“Attendiamo la valutazione degli organi preposti, ovvero Agenzia stessa e Invitalia – commenta De Lorenzo –. Siamo consapevoli che in questi casi ci sono tempi lunghi, trattandosi di risorse per le quali le richieste sono arrivate da tutta Italia. Siamo convinti che con 5,2 milioni di euro complessivi potremmo risolvere molte delle criticità che oggi riscontriamo”.
La polemica scatenatasi nei giorni scorsi è relativa alla mancata partecipazione del Comune di Praia a Mare a un bando della Regione Calabria per la tutela dell’ambiente e per la transizione energetica. L'ente regionale, ad agosto scorso, ha completato la ricognizione dei progetti immediatamente cantierabili e ha deliberato lo stanziamento di 43 milioni di euro di fondi europei per 94 comuni.
In merito, il Sindaco replica: “Questo bando era destinato a quegli enti locali in possesso di progetti in fase esecutiva, che dunque potevano concludersi entro il 31 dicembre 2023, e dall'importo massimo di 1 milione di euro. Abbiamo richiesto in tempo utile agli uffici comunali una ricognizione per individuare eventuali progetti candidabili, ma non ne è stata trovata traccia. Dunque, il Comune di Praia a Mare non ha partecipato al bando regionale semplicemente perché non in possesso di un progetto con i requisiti richiesti".
"Ancora oggi – aggiunge – si prosegue nel solco della polemica indicando un finanziamento da 1 milione 750mila euro con tanto di numero identificativo della pratica che però non ha nulla a che vedere con l'oggetto in questione”.
Il primo cittadino, in conclusione, sottolinea nel merito l'azione amministrativa: “Non aver fatto un tentativo per accedere ai finanziamenti regionali non vuol dire essere incapaci, ma razionalizzare il focus dell'amministrazione. Infatti, in tempi non sospetti, abbiamo prestato attenzione al Cis Acqua Bene Comune per il quale era sufficiente avere progetti allo stadio dello studio di fattibilità. Attualmente Praia a Mare è amministrata da un gruppo di lavoro, al quale partecipano assessori e consiglieri delegati in sinergia con i dirigenti degli uffici. A differenza di un governo a una sola testa è più semplice centrare gli obbiettivi di buon governo”.
Infine un'ultima considerazione sulla polemica, scatenata “da voci circolanti nelle app di messaggi per aizzare sostenitori di una politica che rappresenta il passato. Forse – spiega ancora – lo 'spolier' su fantomatiche risorse perse da questa amministrazione proviene da chi avendo avuto il tempo per farlo, non ha mai sistemato le reti comunali".
"In un recente video ho mostrato un voluminoso quanto impolverato faldone che occupa molto spazio negli scaffali dell'archivio comunale. Contiene un progetto da 5 milioni di euro per la ristrutturazione della rete idrica praiese, mastodontico ma talmente vecchio da essere oramai inattuale e inattuabile, oltre che impresentabile per la recente misura della Regione Calabria, per via del limite di ammissibilità a 1 milione di euro", ha precisato.
"Insomma, chi ha lavorato a quel progetto ha avuto a disposizione decenni per realizzarlo, ma non lo ha fatto. Per cui le recriminazioni di questi giorni non trovano fondamento né seguito, se non in una piccola schiera di nostalgici”, conclude il primo cittadino.