“Guerra e amore nell’Italia di Mussolini”, in libreria l’ultima fatica di Mimmo Nunnari
Arriva in libreria il nuovo libro di Mimmo Nunnari “Guerra e amore nell’Italia di Mussolini” edito da Rubbettino (pagine 182, euro 16).
È un romanzo - il primo dello scrittore ed ex giornalista Rai conosciuto principalmente come saggista e studioso della questione meridionale - ambientato nella Reggio durante il conflitto mondiale e l’Africa teatro di guerra.
È un libro dedicato a quella sfortunata, generosa è dimenticata generazione - quella dei nostri genitori o dei nostri nonni - a cui la guerra voluta da Benito Mussolini per assecondare i disegni perversi e criminali del dittatore nazista Hitler rubò gli anni magici della gioventù e i sogni sul futuro.
In quegli anni, i maschi andarono al fronte, a combattere e le donne, mogli, fidanzate, innamorate, rimasero ansiose ad aspettare il loro ritorno, pregando ogni giorno che tornassero vivi, e sapendo che in seguito avrebbero dovuto portare per tutta la loro vita, incise nell’anima, le ferite e le cicatrici più profonde di quella guerra assurda e stupida, come lo sono tutte le guerre.
Sullo sfondo della Campagna d’Abissinia, della Seconda guerra mondiale e della Calabria dell’eterna solitudine, prendendo spunto dal ritrovamento di centinaia di lettere d’amore inviate dall’autiere Giuseppe Nunnari originario di Villa San Giuseppe alla fidanzata Domenica Barberi residente a Catona (padre e madre dell’autore) , dall’Etiopia, dal fronte in Libia e dalla successiva prigionia in Sud Africa e Inghilterra, Nunnari racconta parallelamente eventi bellici, vita grama in Calabria, soprattutto nelle zone interne dove i bambini per andare a scuola percorrevano molti chilometri al giorno a piedi, spesso anche scalzi, e sentimenti d’amore che s’intrecciano nella narrazione fino a giungere, a guerra finita e persa dagli italiani, a quello straordinario e irripetibile periodo quando quelle stesse generazioni di ragazzi e ragazze, separati per anni dall’insensatezza di uomini malvagi che avevano scatenato la guerra, scrissero la stupenda pagina della rinascita dell’Italia che ancora oggi ci fa vivere in pace, pur tra le tante difficoltà.
Le pagine sulla guerra, sugli anni della dura prigionia nei campi di concentramento inglese dove l’autiere Giuseppe Nunnari fu prigioniero per anni si alternano al racconto di una Calabria bella ma povera, ricca di umanità, ma esclusa ed emarginata.