Festival d’autunno, successo per la prima nazionale di “Eros e pathos"
Orfeo e Euridice, il Giudizio di Paride, Leda e il cigno, Eros e Psiche, Ade e Persefone sono solo alcuni dei quadri senza tempo di “Eros e pathos - Miti in scena” lo spettacolo ideato e diretto da Fredy Franzutti che ha debuttato in prima assoluta al Teatro Politeama, prodotto da Festival d’Autunno insieme a Balletto del Sud.
Lo spettacolo è un insieme di quadri che traggono spunto dalle opere d’arte che a loro volta si sono ispirate alla cultura classica, ai miti appunto, seguendo il fil rouge dell’amore e dei tormenti che ne derivano. A renderlo noto i promotori dell'evento.
"E non poteva essere altrimenti - continua la nota - per il Festival d’autunno che quest’anno al più nobile dei sentimenti e alle sue varie declinazioni ha dedicato l’intera programmazione. Le storie di dei, semidei e umani che fin dall’antichità hanno popolato la letteratura e sono stati poi ripresi nella musica, nella danza, nella poesia e nella pittura, sono stati i veri protagonisti di Eros e Pathos, uno spettacolo dalle numerose componenti (anche per costumi e iconografia Franzutti ha attinto dalle raffigurazioni antiche e dalla pittura e arti figurative del periodo “classico” ), tutte perfettamente integrate fra loro.
Punta di diamante dell’intera operazione scenica è stata senza timore di smentita l’étoile argentina Ana Sofia Scheller, già principal dancer del New York City Ballet, che ha eseguito al Politeama il famoso passo a due di “Diana e Atteone” oltre ad “Ade e Persefone”. Di rilievo, tra gli altri, i ballerini solisti del Balletto del sud, Matias Iaconianni, Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu, Pedron Frizon, Alessia Corti, Alexander Yakovlev che hanno danzato sulle note di Mozart, Gluck, Minkus, Cilea, Rachmaninov.
Ad occuparsi della parte narrativa, ma in versi, è stato l’attore Andrea Sirianni, catanzarese, per la prima volta sul palco del teatro massimo della sua città. Sirianni ha intepretato, facendo quasi da elemento unificante tra le varie parti, rime di Gianbattista Marino, Sofocle, Dante Alighieri e Kostantinos Kavafis.
Assoli di repertorio, passi a due e movimenti corali - per i quale Franzutti ha sfruttato l’effetto stupore giocando con luci e costumi, confezionati in Puglia così come le scenografie, tutte dipinte a mano - si sono alternati con grazia e non hanno potuto non richiamare l’attenzione delle scuole di danza di tutta la Calabria che hanno risposto affermativamente alla proposta del Festival d’autunno insieme a Balletto del sud facendo sentire la propria presenza con una partecipazione attenta e entusiasta.
"Sono molto felice di presentare questa sera in prima nazionale con Fredy, questa coproduzione tra Balletto del Sud che è una delle compagnie più importanti a livello nazionale, e Festival d’autunno – ha affermato il direttore artistico del Festival d’autunno, Antonietta Santacroce -. È una prima nazionale assoluta ed è una produzione multidisciplinare come il Festival che unisce la letteratura, quindi il mito greco, la grande musica con tutti i compositori da Beethoven a Cilea che hanno scritto del mito, e la grande danza grazie alla presenza in scena, insieme al Balletto del sud, di una star di calibro internazionale come Ana Sofia Scheller".
Il XX Festival d’autunno - realizzato dall’associazione Donne in arte con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina - ritorna sabato prossimo, 28 ottobre, con un altro appuntamento in esclusiva regionale, con i funambolici artisti canadesi di “Machine de cirque show”, uno spettacolo teatrale con forti elementi spettacolistici, essendo loro giocolieri, acrobati e comici".