Festival d’Autunno, omaggio a Maria Callas con il Balletto del Sud
Un altro appuntamento con la grande danza. ‘La traviata. Maria Callas, il mito’ è una coproduzione del Festival d’Autunno con il Balletto del Sud e le coreografie di Fredy Franzutti, presentata in prima nazionale, venerdì 28 ottobre nel Teatro Politeama di Catanzaro.
"Dopo la magnifica esibizione di Lucia Lacarra in ‘Fordlandia’ – ha dichiarato il direttore artistico Santacroce – è un piacere ospitare una delle Compagnie prestigiose d’Italia e il suo coreografo Fredy Franzutti. Il Festival quest’anno propone tre eventi di danza di respiro internazionale profondamente diversi l’uno dall’altro per cogliere i cambiamenti e le innovazioni in atto e proporle in una regione lontana dai circuiti della grande danza. Un’operazione di ampio respiro culturale oltre che spettacolistico".
Lo spettacolo è un omaggio al soprano Maria Callas, al quale è anche dedicato il concerto lirico sinfonico del 25 novembre Vissi d’arte, anticipando le celebrazioni previste per i 100 anni della nascita che ricorreranno nel 2023.
Sulle musiche di Giuseppe Verdi e del musicista greco Iannys Xenakis il coreografo Fredy Franzutti, definito il garçon prodige della coreografia italiana, ha voluto ricreare la figura del soprano nella trasposizione de ‘La traviata’ con la quale debuttò nel 1955 al Teatro alla Scala e la cui interpretazione è rimasta memorabile.
Una storia, quella messa in scena da Franzutti in cui la figura della Callas, si sovrappone a quella della protagonista Violetta, accomunate da un'identica sorte e portate in scena dalla ballerina Nuria Salado Fustè. Accanto a lei altri eccellenti ballerini: Matias Iaconanni, nel ruolo di Alfredo Germont, e Carlos Montalvan che interpreta Giorgio Germont. Con loro, in scena, i solisti e il corpo di ballo del Balletto del Sud.
Per accentuare la drammaticità della messa in scena, Franzutti ha aggiunto alle musiche originali e immortali di Giuseppe Verdi quelle del compositore greco, Iannis Xenakis, artista amico del soprano e definito ‘l’architetto del suono’ per il suo modo di concepire la musica. Fredy Franzutti ha curato con meticolosità l’intero spettacolo, caratterizzato da imponenti scenografie e da costumi d’epoca, ricostruiti grazie a preziose immagini fotografiche. Un particolare che rende l’intera messa in scena ancora più suggestiva.