Calabria. Rifiuti, consorzi, acqua, sanità. Occhiuto si loda: “in 24 mesi più riforme che in 20 anni”

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Roberto Occhiuto

“In 24 mesi abbiamo realizzato più riforme che negli ultimi 20 anni: la riforma del rifiuti, la riforma dei Consorzi di bonifica, la riforma dell'idrico, solo per citarne alcune”.

È quanto afferma il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud, in edicola stamani, rivendicando il fatto che le riforme vantate siano state portate avanti “anche a costo di avere le resistenze e le critiche dei Comuni e delle organizzazioni di categoria”.

Ma il governatore entra anche nel merito. Ad esempio, parlando della Sorical, la società che gestisce il sistema idrico calabrese, che ricorda come fosse sull’orlo del fallimento: “l’ho posta fuori dalla liquidazione, ho ottenuto risultati importanti da Bruxelles, ho scelto un management di livello, e adesso questa società può guardare al futuro con grande serenità” sostiene ancora Occhiuto.

Poi la Arrical, l'Autorità per i rifiuti e le risorse idriche che a suo dire “sarà riconsegnata ai Comuni nelle prossime settimane, quando indiremo le elezioni per gli organi direttivi, e le amministrazioni locali avranno un sistema finalmente riformato”.

Il presidente della giunta rammento poi che la nostra è tra le Regioni che più hanno beneficiato dei trasferimenti di risorse da altri territori: come, ad esempio, 128 milioni di euro in più per la Trasversale delle Serre e l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica “che si farà”, se ne dice certo il governatore.

“Vorrei ricordare che nell'ultimo anno sono riuscito a portare 3 miliardi di euro per la SS 106. Con il governo nazionale ho un rapporto leale, positivo, ma senza alcuna soggezione. Coloro che hanno dubbi stiano tranquilli: non verrà sottratta alcuna risorsa per le infrastrutture calabresi” prosegue.

Ed ancora, la questione aeroporti: “Quando mi sono insediato - evidenzia ancora Occhiuto nell’intervista - l'aeroporto di Reggio Calabria era di fatto abbandonato, senza voli per Roma e per Milano: bene, in pochi mesi li abbiamo fatti ripristinare”.

“La società che gestiva gli aeroporti calabresi - aggiunge - aveva una procedura di revoca della concessione da parte di Enac. Proprio perché per me il sistema degli aeroporti è strategico, ho voluto che la Regione assumesse la proprietà della Sacal, che oggi è pienamente operativa e sta rivoluzionando gli scali calabresi”.

Ma il governatore rassicura di essere al lavoro con i più importanti vettori internazionali, dicendosi certo che intorno alla metà di novembre si possano avere “grandi novità: le nuove rotte dovrebbero essere operative da aprile 2024”.

Sempre in tema infrastrutturale, Occhiuto parla anche del porto di Gioia Tauro rivendicando che “se non ci fosse stato un presidente di Regione capace di coinvolgere in questa battaglia pezzi da novanta del nostro governo nazionale, oggi non ci sarebbe alcuno spiraglio.

“Il ministro Pichetto Fratin ha posto il tema della deroga alla direttiva Ets durante la riunione dei responsabili dell'Ambiente Ue; il vice premier Tajani ha sollevato il problema davanti alla von der Leyen e ai massimi livelli europei. Il disastro è stato prodotto proprio dal silenzio di tanti che nel momento in cui si costruiva questa decisione erano evidentemente distratti: ora e difficile intervenire.La soluzione è complicata, ma ci stiamo lavorando con grande determinazione”, evidenza il governatore.

‘PAZIENTE CALABRIA’ IN COMA DA 12 ANNI

Occhiuto parla inoltre della sanità, rivendicando di aver chiesto personalmente la proroga del decreto Calabria ma ammettendo che “c’è ancora tanto da fare per restituire ai calabresi il diritto alla salute a loro negato per troppo tempo”.

“Immaginiamo il nostro sistema sanitario come un paziente. Due anni fa - afferma ancora il presidente - lo abbiamo risvegliato dopo 12 anni di coma causato dai commissariamenti. Lo abbiamo posto in fase di riabilitazione intensiva; adesso, dopo 24 mesi di lavoro, è in quella semintensiva. Abbiamo fatto in 2 anni cento volte più di quello che era stato fatto nei 12 anni precedenti, ma ci vuole tempo. Solo gli sciocchi possono pensare che il paziente ‘sanità Calabria’ possa correre subito i 400 metri ostacoli”.

Il governatore sostiene anche la buona riuscita, a suo dire, dell’esperimento di inserire dei medici cubani nelle corsie degli ospedali regionali: “è stato positivo. E non sono io a dirlo, ma i medici italiani che stanno lavorando con i cubani e i pazienti calabresi, oltre a tutti i media nazionali e internazionali che hanno raccontato questa bella storia. Sapevo che la medicina cubana era una delle migliori al mondo. Oggi gli stessi che prima mi criticavano chiedono a gran voce altri camici banchi caraibici”.

Il Parlamento e il governo, su sollecitazione della Regione, hanno modificato alcune norme, e dunque i professionisti sudamericani resteranno in Calabria almeno fino al 2025: Anche su questa mia decisione la Calabria è diventata un modello per la capacità di affrontare situazioni emergenziali con creatività”.

Secondo Occhiuto sulla sanità la prima criticità è quella del reclutamento dei medici: “Un problema che riguarda tutte le Regioni d'Italia. In questi 2 anni abbiamo assunto più di 3.150 unità tra medici, infermieri e altre figure professionali. E per quanto riguardai medici, negli ultimi concorsi a tempo indeterminato che stiamo svolgendo, utilizzando le possibilità offerte dalle innovazioni normative, abbiamo avuto più domande rispetto ai posti messi a bando.”

“In 24 mesi - aggiunge - abbiamo chiuso i bilanci delle Asp e delle Ao e ricostruito la contabilità del sistema sanitario. Mi rendo conto che questo aspetto è avvertito come meno importante per i pazienti, ma è invece decisivo per ricostruire e per recuperare i ritardi sui Livelli essenziali di assistenza. Sui Lea dobbiamo accelerare, ne sono consapevole, e lo sto facendo con una squadra che governa la sanità che non ho difficoltà a definire stellare”, conclude Occhiuto.