Giornate fai per le scuole: nel crotonese alla scoperta del Convento di San Francesco di Paola

Crotone Tempo Libero

Tornano nella settimana dal 20 al 25 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione tutta dedicata alle scuole che da dodici anni il Fondo per l’Ambiente Italiano organizza, su modello delle Giornate di Primavera e d’Autunno.

Protagonisti dell’evento saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del FAI in collaborazione con i loro docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al FAI, sentendosi direttamente coinvolti nella valorizzazione del loro territorio, parte attiva della loro comunità e diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari.

Le Giornate per le Scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma e che ispira per il futuro, che rende protagonisti e che diffonde conoscenza e passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere quel patrimonio per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI.

La dodicesima edizione delle Giornate FAI per le Scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.

Nel crotonese, centro di interesse la sarà la riscoperta del Convento di San Francesco di Paola che si trova nel territorio di Roccabernarda, piccolo centro collinare della provincia.

La struttura o, meglio, quello che ne resta, è situata su una collina prospiciente il paese, immersa nell'area naturalistica di monte Fuscaldo, così importante da essere designata come zona SIC (sito d'importanza comunitaria).

Il Convento risale al 1539, a opera di Lorenzo da Roccabernarda, costruito sopra un preesistente centro conventuale abbandonato e intitolato a San Gerolamo. Il monumento è quindi un vero e proprio luogo della memoria.

Il complesso, attualmente sotto forma di rudere, è costituito dalla Chiesa e dal Monastero, che si sviluppa attorno a un chiostro centrale. Particolarmente suggestiva l’imponente navata della chiesa rimasta pressoché intatta. Nell'ambito del Monastero si possono riconoscere almeno due fasi di costruzione di cui la più antica è rappresentata dall'angolo sud-ovest, che si presenta con una struttura quadrangolare.

Su un lato di questa si apriva una monofora, successivamente murata, mentre all'interno un sistema di volte si appoggia su due archi sorretti, nel punto di congiunzione, da un pilastro in opera mista, a sezione circolare. Tale struttura è congiunta, mediante un muro, a un'altra struttura semicircolare, che occupa l'estremità opposta del lato ovest del Convento.

In fasi successive sembra essersi costituito tutto il complesso claustrale con l'annessa Chiesa. Nella fase definitiva si ha un chiostro quadrato, con un porticato che si sviluppa su tre lati. Sul porticato e sul lato sud erano costruite le celle dei monaci, distrutte dal terremoto del 1783.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico e dell’Istituto Tecnico Turistico dell’Istituto Omnicomprensivo “Diodato Borelli” di Santa Severina.