Crisi Consorzio bonifica Cosenza, i sindacati: “indignati da questo vergognoso silenzio”
La condizione dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del Cosentino è sempre più drammatica e, al momento, anche i tanti appelli e iniziative dei sindacati non hanno avuto alcun riscontro. Come spiegano infatti i Segretari Generali dei sindacati di categoria federali della provincia di Cosenza: "Quanto sta accadendo è vergognoso, sembra di avere di fronte un muro di gomma, di indifferenza e, a nostro avviso, di forte irresponsabilità".
"Da una parte nessuna risposta da parte degli Enti competenti, nessuna risposta da parte della banca dove è bloccato il conto corrente dell’Ente consortile, dall’altra i lavoratori disperati e senza alcuna prospettiva" proseguono Antonio Pisani (Fai Cisl), Giovambattista Nicoletti (Flai Cgil) e Antonio De Gregorio (Uila Uil). "Anzi, tutto fa pensare a un ulteriore peggioramento, ad un blocco dei pagamenti che andrà avanti chissà fino a quando – dichiarano preoccupati i sindacalisti. Tutto ciò sta generando gravissime difficoltà per i lavoratori e le famiglie, dal mese di luglio senza stipendi, ma anche per la sicurezza del nostro territorio. Le maestranze non sono più nelle condizioni di poter anticipare le spese vive per lo svolgimento delle attività. Gli operai dell’Altopiano silano, ex Arsac, che si occupano di monitoraggio e controllo della diga Redisole, sono in assemblea permanente perché non possono più garantire nemmeno i rifornimenti di carburante alle autovetture per raggiungere i luoghi di lavoro".
"Occorre dare una immediata boccata di ossigeno a lavoratori e famiglie. Questo assordante silenzio provoca soltanto tensioni, disagio e tristezza per chi sarà costretto a passare un Natale con durissime restrizioni economiche, pur avendo sempre garantito, con responsabilità e professionalità, servizi fondamentali per l’agricoltura e la sicurezza del nostro territorio" proseguono i sindacati. "Così come servono risposte anche per le maestranze del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino di Trebisacce, dove i lavoratori a tempo indeterminato sono da cinque mesi senza stipendio e quelli a tempo determinato da due".
"Chiediamo, pertanto, un immediato riscontro, che non costa nulla in termini di risorse" specificano in conclusione. "Ribadiamo con forza che i lavoratori meritano rispetto e dignità, per questo rilanciamo l’appello che ognuno si assuma le proprie responsabilità e metta fine a questo limbo di incertezze e silenzi".