Disturbi alimentari, il Pd: “Presentata mozione per rifinanziare il fondo”
Il gruppo del Pd in Consiglio regionale, presieduto da Mimmo Bevacqua, ha depositato a palazzo Campanella una mozione, ai sensi dell’articolo 119 del Regolamento interno, per impegnare la giunta regionale ad esprimersi formalmente nei confronti del governo nazionale e fare in modo che venga rifinanziato il Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione che è stato azzerato con l’ultima finanziaria.
Nel testo della mozione si ricorda che lo scorso 15 marzo 2023 si è svolta la Giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare, ovvero la Giornata del fiocchetto lilla, per focalizzare l’attenzione sulle disfunzioni dell'alimentazione oggi associate, anche, alla recente pandemia. Un’attività di sensibilizzazione fondamentale, considerato che secondo i dati dalla survey nazionale del Ministero della Salute 2019-2023, che incrocia fonti diverse, Schede di Dimissione Ospedaliera, accessi ai centri specializzati e alla specialistica ambulatoriale, al pronto soccorso e le esenzioni, sono oltre 3 milioni le persone in Italia in cura per anoressia, bulimia e binge eating.
"Si tratta di un’epidemia nascosta che si fronteggia con una rete di cura del Servizio sanitario nazionale che, invece, retrocede, a fronte del galoppante aumento dei casi" si legge nella mozione. "Non solo, ma con l’ultima legge di bilancio, approvata dal governo nazionale nel dicembre 2023, è stata azzerata la disponibilità finanziaria del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, mettendo in discussione l’intera struttura di assistenza e prevenzione costituitasi grazie alle risorse messe a disposizione del Fondo stesso".
Da qui la richiesta del Pd che, tramite la mozione appena depositata, impegna la giunta regionale “ad esprimersi formalmente nei confronti del Governo affinché si provveda nel più breve tempo possibile al rifinanziamento del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione e all’emanazione dei decreti attuativi necessari per l’inserimento dei disturbi alimentari nel Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)”.