Reggio, conto alla rovescia per lo show di Enrico Brignano
E’ tutto pronto per il megashow di Enrico Brignano del prossimo sabato 3 febbraio alle ore 21:00 al Palacalafiore di Reggio Calabria. Già venduti oltre tremila biglietti, mentre la prevendita prosegue sul circuito Ticketone. L’evento è organizzato dalla Show Net di Ruggero Pegna e punta al record di spettatori in unica serata per uno spettacolo comico in Calabria. Dopo il successo dei due speciali televisivi trasmessi dalla Rai, Brignano arriva a Reggio con il suo irresistibile “Ma… diamoci del tu”, atteso dal pubblico che normalmente affolla i live delle principali star della musica.
Lo spettacolo scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi, prodotto da Vivo Concerti, aprirà la 38° stagione di eventi in Calabria del promoter lametino, che si annuncia ricca di eventi eccezionali, come lo storico concerto del 24 luglio a Roccella Jonica del “Pink Floyd” Nick Mason con i Saurceful of Secrets, la sua super band di all stars composta da Guy Pratt, Gary Kemp, Lee Harris e Dom Beken, realizzato con il Patrocinio della Regione Calabria.
Per lo show il Palacalafiore sarà trasformato in un grande teatro, come già accaduto per altri spettacoli comici organizzati da Pegna, da Checco Zalone al trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Imponente il palcoscenico che sarà allestito già dal 2 febbraio. Quello che arriverà anche a Reggio è un monologo mozzafiato, intervallato da sorprese, improvvisazioni e trovate sceniche, capace di trascinare tutti in un’atmosfera di buonumore e spensieratezza. Con racconti e aneddoti intrisi d’ironia e da una vena sarcastica irresistibile, battute incalzanti, gag originali, Brignano porta tutti a ridere per oltre due ore, spesso fino alle lacrime.
Il popolarissimo attore romano racconta così “Ma… diamoci del tu!”: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io… Siccome sono in vena di confidenze, nel mio spettacolo mi concedo di parlare di aspetti inediti della mia professione e di una storia personale che poi assurge a paradigma un po’ per tutti… sì, perché per la prima volta ho deciso di raccontare le delusioni, le false partenze, tutti i “no” che ho collezionato nella mia vita professionale e non. Coadiuvato dal maestro Andrea Perrozzi, io parlo; con la collaborazione di due presenze “moleste” ma preziosissime, Pasquale Bertucci e Michele Marra, continuo a parlare. Quando poi mi lasciano da solo sul palco, parlo ancora. Ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei, Brignano, non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”, “Certo che lo so, ma intanto lei, coso… mi dia del tu!».
Nell’atrio del Palasport sarà pure disponibile il nuovo libro di Brignano, con tanto di autografo, dal titolo “Non facciamone una tragedia” (edito da Einaudi).