Crisi Abramo Customer Care, Riga (Azione): “Giungono notizie poco confortanti”
"Le notizie poco confortanti, che giungono dai Sindacati, ed ora anche da parte dei commissari giudiziali, in merito all’aggravarsi delle condizioni finanziarie dell’Abramo Customer Care, confermano purtroppo uno scenario prevedibile al quale non si è voluto porre rimedio nei tempi giusti ed evitare ulteriori sofferenze ai lavoratori e alle loro famiglie". È quanto denuncia in una nota il coordinatore crotonese di Azione, Salvo Riga, in merito alle nuove difficoltà dell'anzienda.
"Era il mese di luglio 2023, quando, con una missiva al prefetto chiedevo una urgente convocazione delle parti, ed in particolare della Regione Calabria, affinché la vertenza ritrovasse la giusta attenzione presso il Mimit" prosegue Riga. "Era prevedibile, come già denunciato, non solo dal sottoscritto, ma soprattutto dalle parti sociali e lavoratori, che la diminuzione del lavoro da parte dell’unico committente Tim Spa, avrebbe prodotto una inevitabile riduzione dei flussi di cassa, incidendo sulla capacità finanziaria, con una conseguenziale difficoltà a sostenere i costi operativi, in particolar modo, il pagamento degli stipendi".
"In merito alla proroga, annunciata a ridosso di fine 2023, il governo deve con urgenza richiamare alla responsabilità sociale il committente affinché, oltre a dare giustificazioni, per i mancati flussi di lavoro, che hanno prodotto solo un aumento degli ammortizzatori sociali ed un danno in termini economici ai lavoratori" afferma ancora" prosegue. "Ritengo sia l’ora della serietà da parte del governo centrale e dimostrare tramite la riconvocazione del tavolo presso il Mimit, di porre in essere, un pacchetto di misure finanziarie per sostenere la continuità operativa dell’azienda oltre che a misure alternative di sostegno: quali la formazione in azienda dei lavoratori in alternativa agli ammortizzatori sociali, e contemporaneamente individuare attraverso le società partecipate dello Stato, nuovi contratti".
"Solo così si potrà rendere appetibile sul mercato l’azienda ed uscire dall’amministrazione straordinaria" conclude. "Questo chiederemo al governo per mezzo dei nostri rappresentati nazionali, a salvaguardia del lavoro".