Posti letto Covid gonfiati per evitare la zona rossa, a processo ex manager sanità
L’ex rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, e tre ex manager della sanità sono stati rinviati a giudizio con le accuse di falso ideologico e materiale commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Lo ha deciso il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale del capoluogo di regione, che contesta ai quattro di aver gonfiato, durante la pandemia, il numero dei posti letto Covid, così da evitare che la Calabria finisce nella cosiddetta zona rossa, con le conseguenti ed inevitabili restrizioni che la stessa comportasse durante l’epidemia.
Il processo è stato già fissato per il prossimo 26 di settembre e vede alla sbarra l0ex rettore dell’Umg, Giovambattista De Sarro; l’ex direttore sanitario del Policlinico universitario Mater Domini, Caterina De Filippo; l’ex commissario straordinario del policlinico universitario ed ex commissario dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Giuliano; e l’ex direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini, Matteo Galletta.
Come accennavamo all’inizio, l’ipotesi prospettata dall’accusa è che in due circostanze abbiano comunicato alla Regione un numero di posti letto Covid-19 attivabili in 48 ore in area medica nel campus di Germaneto e nel presidio ex Villa Bianca, in realtà ritenuti non rispondente al vero.
A scoprirlo la Guardia di finanza in una indagine del giugno scorso (QUI) che avrebbe fatto emergere - sempre secondo gli inquirenti – come durante l’epidemia, Giuliano e Galletta abbiano comunicato un dato non veritiero che, invece, sarebbe rimasto invariato fino alla cessazione dell’emergenza.
Dato che comunicato poi al Ministero della Salute, integrato con altri valori, costituiva il parametro di riferimento per decidere il colore di rischio alla regione e finalizzato a contenere la diffusione del Covid.
In base alle indagini delle fiamme gialle, il numero dei posti letto segnalato sarebbe stato superiore a quello materialmente ed effettivamente realizzabile nel termine previsto, a causa della carenza di personale sanitario e delle relative dotazioni strumentali e logistiche.