Vallata del Gallico più sicura: c’è l’ok al progetto di fattibilità della videosorveglianza

Reggio Calabria Infrastrutture
Da sinistra: Michele Spadaro, Stefano Calabrò e Domenico Romeo

È stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per la sicurezza dei territori comunali di Calanna, Laganadi e Sant'Alessio in Aspromonte, nell’ambito dei Patti per la sicurezza (di cui all’avvivo pubblico rivolto ai Comuni ed approvato dal Ministero dell'Interno del dicembre scorso) e dell'Accordo per l'attuazione della sicurezza urbana stipulato con la Prefettura di Reggio Calabria.

Il progetto, redatto dal Responsabile dell’area tecnica del Comune di Calanna in qualità di Ente capofila, e che quindi in caso di ammissione al finanziamento sarà soggetto attuatore dell’intervento, vede appunto insieme i tre entri impegnati su questo fronte con un progetto che si aggira sui 250 mila euro, con una compartecipazione a carico dei comini di 20 mila euro e una richiesta di contributo al ministero, per il tramite della Prefettura, dei rimanenti 230 mila.

“Messa in atto una buona pratica amministrativa”, commentano Domenico Romeo, Michele Spadaro e Stefano Calabrò, rispettivamente primi cittadini di Calanna, Laganadi e Sant’Alessio, ricordando la sottoscrizione di un apposito protocollo di intesa scaturito, spiegano, “già da una precedente forma associata deliberata nel 2014 rispetto all’esercizio delle funzioni di Polizia Municipale grazie alla quale abbiamo predisposto un unico studio di fattibilità che prevede la videosorveglianza integrata dell’intera vallata del Gallico”.

È la prima volta che tre amministrazioni municipali affrontano sinergicamente la partecipazione a questo avviso pubblico nella provincia di Reggio. Questo si traduce in un esempio di quella che è una visione comune ed un’unità di intenti, sempre forte sui nostri territori della Vallata.

“L’obiettivo che vogliamo raggiungere - ci tengono a rimarcare i primi cittadini - nasce dall’analisi della situazione che vivono i comprensori che amministriamo: aree in forte spopolamento e con età media molto avanzata, per cui è chiaro che vi è maggiore necessità di garantire un’adeguata sicurezza a quelle che, sostanzialmente, rappresentato le fasce da deboli dei nostri contesti sociali, a maggior ragione in un momento storico che registra incremento dei reati predatori pure nei paesi più interni”.

Altro aspetto cui Romeo, Calabrò e Spadaro guardano è l’attenzione a preservare le bellezze ambientali: opportunità che la videosorveglianza può raggiungere per contrastare e prevenire il fenomeno delle micro discariche.

Insomma, concludono, “parliamo di un sistema integrato che copre un’intera vallata oggi fra l’altro interessata dall’imminente completamento dei lavori della Gallico Gambarie e che quindi si appresta a vivere momenti di forte presenza turistica e di notevole incremento di transito veicolare e pedonale”.