Dissesto a Cerchiara, Corte dei Conti chiede incandidabilità sindaco e maggioranza
Una grave situazione di dissesto finanziario, che sarebbe stata favorita dalle "condotte gravemente colpose" del primo cittadino, della sua maggioranza e persino del revisore dei conti comunale. Motivi che hanno indotto la Corte dei Conti calabrese a chiedere l'incandidabilità (o l'incopatibilità) per ben 10 anni nei confronti del sindaco Antonio Carlomagno, ad oggi ancora in carica, e dei consiglieri di maggioranza facenti parte dell'amministrazione comunale.
La decisione giunge dopo cinque anni di indagini, riferite alla consiliatura tra il 2014 ed il 2019. In quegli anni sarebbero stati omessi gli accertamenti sui residui attivi e passivi dell'ente: in buona sostanza non sarebbero state svolte le adeguate verifiche per definire - correttamente - i crediti ed i debiti del municipio, falsando così di fatto il bilancio comunale.
Ad alimentare i sospetti vi sarebbe anche la questione riguardante la collaborazione di un dirigente dell'area finanziaria, impiegato al posto di un altro dirigente vincitore di concorso, nonchè l'affidamento di un incarico ad un dirigente esterno senza ricorrere al personale in organico. L'udienza per decidere in merito è stata fissata per il prossimo 30 aprile.