Inseguito e fermato ubriaco alla guida denuncia gli agenti: “aggredito e percosso”
Il Tribunale di Castrovillari ha assolto per insussistenza del fatto, un appartenente alle forze dell'Ordine, S.E., disponendo allo stesso tempo la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica locale perché proceda per il reato di falsa testimonianza o di calunnia nei riguardi del denunciante.
L'agente di polizia giudiziaria, nel corso di un servizio di pattuglia lungo la statale 106, aveva notato la presenza di un’auto che marciava ad alta velocità procedendo, inoltre, a zig zag lungo la strada, mettendo a repentaglio l'incolumità degli altri automobilisti.
Insieme al collega aveva così deciso di intervenire segnalando con la paletta di fermarsi per un controllo ma il conducente, incurante dell’avviso, aveva continuato per la sua strada e nemmeno i lampeggianti lo aveva dissuaso a fermarsi.
Ne era scattato così un inseguimento a sirene spiegate, terminato solo dopo che la pattuglia era riuscita a sorpassare l’auto in corso e bloccarla forzosamente.
Controllato, l’automobilista era risultato ubriaco, tanto da rendere necessari la contestazione della guida in stato di ebrezza ed il sequestro della vettura.
A distanza di mesi, però, il fermato aveva fatto arrivare all’gente una denuncia nella quale sosteneva di essere stato fermato e controllato senza alcun motivo e di essere stata anche aggredito e percosso selvaggiamente.
Una versione che come dicevamo non ha affatto convinto i Giudici che hanno assolto l’agente, A seguito della complessa istruttoria, l'accusa è risultata però infondata tanto da indurre il Giudice, accogliendo le tesi sostenute dal suo difensore, l’avvocato Ettore Zagarese, ad assolvere l'agente.