Cosenza, Paolini replica al governatore Scopelliti
"E’ veramente curioso l’atteggiamento di un Presidente di Regione che anziché amministrare passa il suo tempo a Cosenza tra un incontro di partito, un buffet e una serata in discoteca. Questo dimostra che il vero candidato del centrodestra è lui e che sta facendo di tutto per mettere le mani sulla città per renderla subalterna a Reggio Calabria, anche insinuando evidenti falsità e cioè che io avrei proposto al centrodestra di candidarmi con loro". E' quanto dice Enzo Paolini, candidato a sindaco del centro sinistra a Cosenza.
"Per me - continua Paolini - come per i cittadini di Cosenza, contano i fatti che tagliano la testa al toro: com’è arcinoto sono stato candidato da liste civiche socialiste e liberali molti mesi prima della scelta del centrodestra. Lui e i suoi prestanome fanno solo delle volgari insinuazioni spinti dal nervosismo di chi sa che sta andando incontro a una sonora sconfitta. Per questo non fa niente, non mi sento offeso anche perché essere definito vicino al centrodestra non è una calunnia così come non è una calunnia per Occhiuto essere definito un candidato di centrosinistra. Semplicemente non è vero. L’insinuazione, quindi, è destinata ad apparire per ciò che è: l’argomento di chi non ha mai avuto argomenti.
Io invece ho un programma frutto di un confronto ampio, che è stato assunto dal centrosinistra, e che costituisce il sostrato politico ed amministrativo dell’alleanza.
Un programma ed una alleanza che non a caso hanno realizzato la convergenza di uno schieramento composto da partiti e movimenti civici. Un programma ed una alleanza - conclude Paolini - che hanno obiettivi chiari per la difesa e la crescita della città. Su questo il presidente della Regione ed il suo candidato continuano a non avere niente da dire, ma poi, del resto, uno di Reggio Calabria cosa può mai sapere di Cosenza e dei cosentini?"