Rende, associazioni Ambientaliste ai commissari: concessione gratuita Parco

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"Egregi commissari, non ritenete di aver compiuto un errore dando il Patrocinio ad un Dj-set organizzato da una associazione privata e svoltosi, il 1° maggio, su un suolo pubblico che è, nella fattispecie, un Parco alberato e dotato di un magnifico e delicato manto erboso?

Come si configura giuridicamente un Patrocinio in cui il patrocinatore fa pagare l’affitto per l’uso di un ‘proprio’ suolo al patrocinato?". E' quanto scrivono le associazioni ambientaliste ai commissari del comune di Rende.

"Visto che - continua la lettera - sono atti pubblici che dovrebbero essere trasparenti, i cittadini possono sapere a quanto ammonta la cifra pagata dall’associazione privata per l’uso del Parco? La cosiddetta ‘storicizzazione’, addotta a motivo di approvazione del patrocinio commissariale, in che modo ha reso la manifestazione a pagamento patrocinabile? Un errore ripetuto, quale noi riteniamo essere il dare in concessione un bene pubblico fragile come un Parco fluviale alberato, rende legittima e giustificabile la sua reiterazione all’infinito? Può una deroga, riguardante la quantità e la qualità dei decibel emessi dal suddetto Dj-set, durare per 10 (dieci) ore consecutive nel centro fittamente abitato di una città senza recare danni biologici ai cittadini ivi residenti?

Alcune delle più importanti associazioni ambientaliste avevano sollevato dubbi riguardo all’opportunità di far svolgere questo concerto in un Parco pubblico e questi dubbi erano talmente fondati che, puntualmente, i danni all’ambiente si sono verificati, come si evince dalle foto allegate, scattate il 2 maggio.

Il manto erboso del Parco è stato gravemente danneggiato non solo dalle centinaia di persone presenti al concerto, ma anche dai mezzi pesanti (se ne vedono chiaramente le tracce sul terreno, se non bastassero le testimonianze dei residenti) che sono serviti per scaricare e, poi, ricaricare la strumentazione musicale necessaria al Dg-set durato per 10 ore.

Viste le nocive conseguenze del ‘concerto’ sull’ambiente naturale del Parco invitiamo i commissari ad obbligare l’associazione da loro ‘patrocinata’ a ripristinare il manto erboso e a risarcire il Comune dei danni erariali ed ambientali provocati.

Chiediamo con forza ai commissari di non ripetere lo stesso grave errore concedendo, a qualsivoglia titolo, il Parco fluviale ad altre manifestazioni consimili come la già annunciata ‘Be alternative’ del pub ‘Mood Summer’. Una manifestazione che si terrà a partire dal prossimo 31 maggio fino, addirittura, al 22 giugno 2024.

Non credete che non sia opportuno, alla luce di quanto è accaduto in un solo giorno, concedere di nuovo il Parco per lo svolgimento di una manifestazione dello stesso genere per quasi un mese di seguito?

A proposito di quest’ultima, trattandosi anche in questo caso di un imprenditore privato, avete patrocinato anche questo ‘evento’ facendovi pagare l’affitto del Parco? E, se sì, quale cifra è stata da voi richiesta per la cessione, lunga quasi un mese, al pub che occuperà- recintandolo e facendosi pagare l’ingresso come ha già fatto l’anno scorso- il Parco, che, per così tanto, tempo verrà sottratto all’uso pubblico e gratuito?

Ricordiamo che -nonostante la netta e pubblica contrarietà di molte associazioni ambientaliste, movimenti politici e intellettuali- avete già dato luogo all’abbattimento di molte decine di alberi sani lungo le strade della città, con la debolissima motivazione che quella deforestazione era resa obbligatoria dal rispetto delle delibere dell’Amministrazione precedente da voi sostituita.

Egregi commissari - conclude la missiva - non dovreste, forse, svolgere solo una funzione amministrativa conservativa del patrimonio e della qualità della vita della città, provando a non commettere gli stessi errori dell’Amministrazione precedente che state sostituendo come funzionari prefettizi?".