Premio Caccuri, i finalisti: Alessandro Giuli, Paolo Mieli, Sigfrido Ranucci e Barbara Stefanelli
I quattro finalisti della XIII edizione del Premio letterario Caccuri (in programma dal 6 al 10 agosto 2024) sono Alessandro Giuli (con Gramsci è vivo, Rizzoli, 2024), Paolo Mieli (con Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai, Rizzoli, 2023), Sigfrido Ranucci (con La Scelta, Bompiani, 2024) e Barbara Stefanelli (con Love harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi, Solferino, 2023). A darne notizia è stato lo storico e saggista, Giordano Bruno Guerri, presidente della giuria del Premio durante la conferenza stampa di presentazione di oggi, sabato 11 maggio, in programma al Salone internazionale del libro di Torino.
"Il Premio Caccuri è la Calabria delle tradizioni millenarie che si intrecciano: dall’impronta magnogreca fino alle pagine di Saverio Strati e Corrado Alvaro, passando per il Medioevo di Gioacchino da Fiore. Quest’anno, come sempre del resto, racconta il tempo che viviamo attraverso quattro protagonisti della vita culturale e sociale del nostro Paese. Sono tredici edizioni di un Premio diventato un punto di riferimento nel panorama intellettuale italiano. Caccuri è un luogo di confronto tra idee, un’agorà nel cuore del Sud".
È quanto ha affermato Giordano Bruno Guerri, presidente della giuria del Premio letterario Caccuri.
Adolfo Barone, il presidente dell’Accademia dei Caccuriani - associazione che organizza il Premio - oggi al Salone internazionale del libro di Torino con i vice presidenti Olimpio Talarico e Roberto De Candia, ha raccontato il cammino del contest di saggistica che ha portato nel piccolo centro del Crotonese i più importanti intellettuali italiani: "Una tredicesima edizione che ruota intorno a quattro saggisti di grande spessore, quattro giornalisti che hanno saputo andare al di là della notizia, facendo dell’approfondimento un punto di forza".
"Il Premio letterario Caccuri è un Festival della cultura tout court – ha aggiunto - dove i libri dialogano con il teatro, la musica, le arti performative, l’enogastronomia, gli usi e i costumi del territorio. È una Calabria straordinaria che chiama a raccolta menti brillanti e idee per promuovere la cultura e le bellezze di una terra ineguagliabile".