Badolato presenta “Fate i tuoni”, un libro di Michele D’Ignazio sullo sbarco dall’Ararat

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Michele D’Ignazio

Sono ormai 38 anni che il borgo di Badolato è al centro di una considerevole attenzione mediatica anche internazionale, prima per il “paese in vendita” dal 1986 contro lo spopolamento e poi per l’accoglienza ai profughi curdi dell’Ararat del 1997.

Possiamo ben dire che “Badolato è un fenomeno della Storia” … quella Storia antica e contemporanea che da millenni, pure per la sua posizione geografica, l’ha reso prototipo e significativa parte delle forti immigrazioni che da Oriente si spingono verso il nostro Occidente per una vita migliore.

Lo ha ribadito chiaramente anche il servizio televisivo di Lorenzo di Majo trasmesso da Geo, su Rai Tre, ieri, giovedì 16 maggio, nel tardo pomeriggio con uno dei più completi reportage mai trasmessi in questi ultimi anni su Badolato e la Calabria, terra di millenaria accoglienza.

Quanto avvenuto, in particolare, negli ultimi quattro decenni in questo borgo calabrese sul mare Jonio ha trovato un intenso ed elevato interesse di artisti e di scrittori provenienti da ogni parte del mondo per narrare questo aspetto epico di una Comunità che si batte essa stessa per sopravvivere e riesce nonostante ciò, ad accogliere con entusiasmo profughi ed esuli condividendo il proprio pane e le proprie case.

Tra i tanti scrittori affermati, c’è anche un calabrese di Cosenza, Michele D’Ignazio, che tre mesi fa ha pubblicato un interessante ed originale libro proprio sull’arrivo dei Curdi a Badolato, intitolato significativamente “Fate i tuoni” per l’editore nazionale Rizzoli di Milano.

È una narrazione semplice e pedagogica che, pur destinata agli adolescenti, parla pure e soprattutto agli adulti. E comunque narra una verità storica destinata a rimanere nella memoria collettiva per chissà quanto tempo ancora.

Su invito della Edicola-Libreria “Idea più” di Aldo Gallace, lo stesso autore D’Ignazio presenterà il proprio libro nella Sala consiliare della Delegazione Municipale di Badolato Marina, dialogando con la scrittrice e giornalista Francesca Chirico, domani, sabato 18 maggio, alle 18.

L’incontro sarà coordinato dal prof. Vincenzo Squillacioti, direttore della locale rivista “La Radice” (testimone degli eventi narrati). Onori di casa del sindaco Giuseppe Nicola Parretta e partecipazione dei due maggiori protagonisti dell’accoglienza ai curdi del 1997-2002: l’allora sindaco Gerardo Mannello e l’insegnante Daniela Trapasso, a quel tempo direttrice del CIR Calabria (Consiglio Italiano per i Rifugiati).

Sarà una intensa ed imperdibile pagina di Storia, narrata dagli stessi protagonisti che l’hanno vissuta e caratterizzata. Una pagina di Storia che poi da Badolato si è estesa ad altri paesi calabresi come la notissima Riace di Mimmo Lucano, come Placanica, Caulonia nel reggino e Acquaformosa nel cosentino.