“Res Publica, storia di un Amore”: nel 2 giugno un messaggio di pace e uguaglianza

Reggio Calabria Tempo Libero

In occasione della celebrazione della Festa della Repubblica l'Accademia del Tempo Libero, presso l'Auditorium Umberto Zanotti Bianco, di Reggio Calabria, ha messo in scena “Res Publica, storia di un amore”, un evento ideato da Marina Neri e Giovanni Suraci.

Una rappresentazione teatrale scritta e diretta da Neri in cui l'omaggio alla Repubblica nel giorno di festa in ricordo della scelta compiuta dagli Italiani, si è vestita del suo mantello più bello: la Costituzione.

L’evento, fortemente voluto dall'Accademia del Tempo Libero e dalla sua Presidente, Silvana Velonà, per la rilevanza storico-sociale del tema, condotto da Francesco Tassone, ha visto protagonisti gli attori Nuccia Macrì che ha interpretato Res Publica, Salvatore Marrari e Carmen Sottilotta che hanno impersonato i personaggi della Bersagliera e del Maresciallo liberamente tratti dalla famosa commedia del dopoguerra.

A darsi il cambio sul palcoscenico uno straordinario cast di interpreti: Antonino Cotroneo, Mimma Creaco, Giuseppe Dieni, Franco Donato, Mariella Fonte, Antonio Ielo, Maria Ielo, Giuseppe Intravaia, Caterina Manti, Marina Neri, Carmen Schembri Volpe, Pietro Sismo, Giovanni Suraci e i ragazzi del Vento Nuovo (Mary Arcudi, Claudio Cappuccio, Carmine Mottola), ad interpretare varie categorie sociali e gli articoli della Costituzione.

Un auditorium gremito per le grandi occasioni ha assistito alla rappresentazione che ha visto ogni scena sottolineata e valorizzata dagli intermezzi musicali della Fanfara dei Bersaglieri della sezione di Reggio Calabria guidata dal Presidente Nicola Morabito e dal Capo Fanfara Giovanni Romeo.

Superbe le interpretazioni degli attori che hanno reso sul palcoscenico l’emozione tutta dell'opera scritta da Marina Neri. Res Publica, La Bersagliera, il Maresciallo, hanno interagito con il passato e con il presente, con le criticità della nostra epoca, con gli Articoli della Costituzione a ribellarsi al vilipendio ed all'offesa costante e con la speranza, rappresentata dai ragazzi, in un futuro degno di un paese civile.

Messa in scena curata nei dettagli, per la rievocazione storica del 2 giugno 1946; per i costumi realizzati da Elena Romeo e Caterina Amadeo e con un potente messaggio di pace, di uguaglianza e solidarietà racchiusi dentro una storia d’amore, quello imperituro verso Res Publica."