Rifiuti. “Siderno ha già dato”: emissioni dal Tmb di San Leo, sindaco intervenga

Reggio Calabria Infrastrutture

“Come ogni inizio d’estate, dobbiamo constatare la situazione difficile in cui vengono a trovarsi le famiglie vicine all’impianto Tmb di San Leo. È assodato da molti anni, che l’aumento della temperatura porta una proliferazione di batteri e di conseguenza una maggiore produzione degli elementi odorigeni, cioè maggiore quantità di idrogeno solforato, ammoniaca e composti organici volatili, di cui alcuni potenzialmente cancerogeni, ma che non vengono percepiti dall’olfatto, in quanto non sono odorosi”.

È quanto sostiene in una nota Francesco Martino del Comitato “Siderno ha già dato”, facendosi portavoce delle delle preoccupazioni di alcuni cittadini in merito ad un presunto inquinamento dell’impianto.

“In questi giorni - prosegue - abbiamo i primi preavvisi e vorremmo che i cittadini in primo luogo, ma anche le strutture turistiche e commerciali non debbano essere penalizzati da questi ricorrenti episodi di emissioni di sostanze pericolose. In estate con l’arrivo dei turisti, che comporta maggiore produzione di rifiuti, in particolare organico, il trasferimento al Tmb comporta il pericolo concreto che i residenti di San Leo in primo luogo, ma anche buona parte della popolazione cittadina, oltre quella di Locri e Agnana, rischia di doversi chiudere in casa per non subire oltre gli olezzi spesso maleodoranti, anche avvelenamento di sostanze pericolose per la salute”.

Da qui la richiesta al sindaco, come responsabile della Salute dei cittadini, di intervenire “per garantire una estate tranquilla ai residenti e ai turisti, per salvaguardare la salute e il benessere di tutti e trovare una soluzione affinché si risolva la situazione dell’impianto”, conclude Martino.