“La società dell’emergenza” di Francesco Fantuzzi arriva a Reggio, Rosarno e Pellaro
Pochi anni e il mondo è cambiato. E, soprattutto, siamo cambiati noi: le relazioni tra le persone, il rapporto con il potere, la fiducia nel futuro. Prima l’angoscia e il tempo sospeso dalla pandemia, nemmeno il tempo di riprendere fiato ed ecco scatenarsi nuove guerre, la crisi energetica, la siccità, le inondazioni, l’instabilità economica e sociale, la fragilità e il restringimento della democrazia.
Temi al centro del saggio di Francesco Fantuzzi “La società dell’emergenza - Pandemia, guerra, insicurezza, caos: quale futuro ci attende?”, che sta girando l’Italia con decine di presentazioni ed incontri presso librerie, comitati ed associazioni e adesso approda in riva allo Stretto per una tre giorni di dialogo con il pubblico reggino, tra mercoledì 26 e venerdì 28 giugno prossimi.
“Scrivere libri, almeno per me, non rappresenta soltanto un modo far emergere i propri pensieri e la lettura del mondo in cui viviamo - spiega Fantuzzi - è un'opportunità di incontro, confronto, conoscenza, un antidoto al distanziamento sociale come prassi, alla paura del prossimo, delle sue idee, alla polarizzazione e alla comunicazione a senso unico sui social”.
Edito da Sensibili alle foglie - come il precedente volume “Dentro la zona rossa Il virus, il tempo, il potere”, di cui costituisce lo sviluppo e l’approfondimento - “La società dell’emergenza” traccia una lucida analisi della crisi politica, economica, sanitaria, ambientale e culturale in corso, ripercorrendo gli eventi storici e sociali che l’hanno determinata.
Nella seconda parte, lo studio elabora una via alternativa alla deriva che sta portando l’uomo ad affogare nel diluvio dell’informazione e nello spazio artefatto ed estremo dei social e a perdere così il contatto con gli altri vedendo erosi, nel contempo, libertà e spirito critico.
Per Fantuzzi, “quella in cui viviamo è la società dell'emergenza: emergenze reali, presunte, create ed alimentate ad arte. Un canovaccio atto a gestire una situazione certamente articolata e contorta, ma estremamente funzionale a un sistema di potere in affanno, che ritrova così il proprio riconoscimento e una nuova e inaspettata linfa vitale”.
Il saggio è attraversato da dieci parole chiave che provano a fornire strumenti di comprensione ad un fenomeno complesso e si propongono quasi come dieci comandamenti dell’emergenza per dipanare un futuro incerto e pieno di incognite.
Promossi a Reggio Calabria da Med Media Comunicazioni Integrate, i prossimi appuntamenti con “La società dell’emergenza” sono, quindi, fissati per domani, mercoledì 26 giugno, alle ore 18, presso lo Spazio Open di Via dei Filippini, 25 dove Francesco Fantuzzi dialogherà con l’editore Francesco Arcidiaco e con la giornalista ed attivista di Legambiente Oriana Schembari.
Giovedì 27 giugno, alle ore 18,45, la presentazione del libro “La società dell’emergenza” si sposterà nella Casa del Popolo “Giuseppe Valarioti” di Rosarno, l’unica del territorio metropolitano, da quarant’anni presidio culturale e di resistenza civile, intitolata al giovane dirigente del Partito Comunista ucciso dalla ‘ndrangheta l’11 giugno 1980.
A confrontarsi con Fantuzzi saranno Michelangelo d’Ambrosio, portavoce di Slow Food Calabria, e Valeria Spinelli, architetto napoletano specializzata nelle politiche di gestione e valorizzazione dei beni comuni. Moderatore dell’incontro sarà Angelo Carchidi, animatore culturale e portavoce di Officina n.8, l’associazione di Rosarno che è riuscita a salvare dalla vendita la Casa del Popolo ed a conservare la memoria e la voglia di costruire di una comunità che, all’uccisione di Valarioti, reagì alla violenza mafiosa acquistando un rudere e ristrutturandolo, con il contributo dei lavoratori comunisti di tutta l’Italia, per farne uno spazio di legalità, cultura e partecipazione.
Venerdì 28 giugno, alle ore 19,15, sarà la suggestiva atmosfera al tramonto del Parco diffuso della Conoscenza e del Benessere di Via San Filippo Pantano a Pellaro ad accogliere l’incontro, introdotto da Maria Laura Falduto, presidente del locale Centro Jonas di Clinica Psicoanalitica, fondato da Massimo Recalcati per offrire percorsi di cura a tariffe accessibili e fare prevenzione sul territorio. Una giovane realtà nata nell’orbita e nello spirito del Centro Ace di Medicina Solidale.
Toccherà, quindi, al fondatore ed animatore di Ace, il dottore Lino Caserta, scambiare esperienze ed idee con l’autore Francesco Fantuzzi e qui sicuramente il dialogo, partendo da crisi ed emergenza, verterà sui temi cari ai volontari del Centro di medicina sociale che, con la loro opera e gli spazi del parco messi a disposizione della comunità, rendono concrete le teorie della decrescita, di un nuovo umanesimo e di una rinnovata relazione col territorio e l’ambiente.