Cinque rinvii a giudizio nell’inchiesta Total Beauty
La Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque persone coinvolte nell'inchiesta "Total Beauty" e relativa alla realizzazione a Soverato di un centro per servizi turistico-alberghieri con annesso centro benessere che sarebbe avvenuta grazie al rilascio di un permesso a costruire illecito econ lavori abusivi.
La richiesta ha portato davanti al Gup di Catanzaro Camillo Falvo: Antonio Andreacchio, 57 anni, di Badolato, proprietario del terreno interessato dai lavori e socio maggioritario della "Total Beauty di Bartolomeo Gambardella & C. sas"; Bartolomeo Gambardella, 64, di Soverato, socio accomandatario e legale rappresentante della stessa società; Giuseppe Carnuccio, 52, di Badolato, responsabile del settore Urbanistica del Comune di Soverato; Michele Menniti, 52, di Sant'Andrea Ionio, responsabile del servizio del settore Urbanistica del Comune di Soverato; Walter Canino, 62, di Catanzaro, dirigente del servizio del dipartimento Urbanistica della Regione.
In aula, pero', la mancata notifica della fissazione dell'udienza ad alcuni difensori ha reso necessario il rinvio dell'udienza al 24 marzo.
L'inchiesta, coordinata dall'allora sostituto procuratore della Repubblica Luigi de Magistris, si concluse a luglio del 2008, dopo oltre un anno di indagini dei carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria, con un avviso di conclusione indagini notificato a sette indagati (due di loro non compaiono più nella successiva richiesta di rinvio a giudizio).
I reati contestati, a vario titolo, sono il concorso in abuso di ufficio e la violazione di alcune norme in materia urbanistica, mentre per Carnuccio si aggiunge la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.