Testimonianze d’arte, a Sant’Andrea si riscopre la storia della Chiesa di Campo

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In occasione delle Giornata Nazionale delle Pro Loco, il 14 luglio l'associazione di Sant’Andrea organizza, presso la Chiesa di Campo, la conferenza “Testimonianze d’arte: i bizantini a Sant’Andrea”.

La professoressa Elena Di Fede, architetto conservatore e il professore Francesco Cuteri, archeologo, entrambi docenti presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, racconteranno la storia dell'edificio e le incredibili vicende del martirio di Santa Marina, a cui sono dedicate scene agiografiche.

Dopo la conferenza, che si terrà alle ore 17:30, sarà possibile visitare la Chiesa, all'interno della quale si potrà ammirare un programma iconografico che costituisce un esempio della pittura bizantina del XII secolo. A conclusione della visita guidata, presso la sede della Pro Loco ci sarà un momento conviviale.

Il raduno è previsto per le 17 presso la sede della Pro Loco, in via Enrico Fermi 31. Per una migliore organizzazione è bene comunicare la presenza all’evento conviviale, telefonando al numero 3760424720 anche scrivendo tramite WhatsApp.

La piccola chiesa è ubicata in località Campo, a circa due chilometri dalla linea di costa. Secondo la tradizione fu costruita sul luogo dove fu trovato un quadro della Vergine. È di difficile datazione, ma dovrebbe risalire al periodo di espansione dei Basiliani, nel IX-X secolo. Il culto dell'Assunta, infatti, fu portato in occidente dagli orientali.

Testimonianza bizantina, la Chiesa di Campo è riportata negli antichi documenti col nome di San Martino ed in un secondo tempo col nome di Santa Maria di Campo.

È il classico esempio di chiesa rurale, che i basiliani costrui­vano nelle campagne per dare un supporto ai contadini. Umile nelle rifiniture e nei materiali, presenta una struttura molto semplice, a forma quadrangolare di 10x13 metri.

È un inequivocabile modello compositi­vo dell'architettura del periodo. L'altare è esposto ad oriente e l'entrata ad occidente. Nel 1985, nel corso dei lavori di restauro curati dalla Amministrazione Comunale, sono stati rinvenuti preziosissimi affre­schi bizantini, presumibilmente del XII e XIII secolo.

I primi, nell'abside ritrovata dietro l'altare, rappresentano dei santi a figura intera, mentre i secondi, sulla parete laterale, riportano, presu­mibilmente, scene di vita religiosa. Le campagne di scavo lasciano supporre, al di sotto del piano pavimentale, l'esistenza di una fattoria risalente al periodo ellenistico, cioè al III sec. a.C.