Area Marina Protetta, riaperto l’Aquarium di Capo Rizzuto

Crotone Infrastrutture

Il Ceam, Centro di Educazione dell’Ambiente Marino - Aquarium - Centro Recupero Tartarughe Marine (Crtm) di Capo Rizzuto ha riaperto le sue porte nella mattina di ieri, lunedì 12 agosto (QUI).

Accompagnati dai giovanissimi volontari del Wwf Crotone con il loro presidente Paolo Asteriti è stato possibile fare un tour per la struttura che ospita grandi acquari, nel quale è stato ricreato l’ambiente tipico dell’Area Marina Protetta, e le vasche dove sono invece ospitate Vincenza e Selene, due tartarughe ricoverate e che aspettano guarire per essere reimmesse in mare.

Il Crtm ricopre ben 200 km di costa, da Cropani Marina fino a Rocca Imperiale abbracciando un ambito territoriale importante.

A presenziare alla riapertura dell’Aquarium il Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, il Vice Presidente Fabio Manica, il Sindaco di Isola di Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga, il Consigliere Provinciale Raffaele Gareri ed i volontari del Wwf Crotone.

La struttura chiusa da dieci anni è stata oggetto di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico con il finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito dei trasferimenti per la gestione e il funzionamento dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto e del programma Amp per il clima (annualità 2020).

“Questa era una struttura completamente abbandonata – ha spiegato il Consigliere Gareri - che era il cuore dell’Amp e che oggi restituiamo alla comunità di Capo Rizzuto. Non è stato semplice, perché non è tanto un problema di risorse, che sono state anche incrementate in corso d’opera; ma di tutto l’impegno profuso per creare le condizioni per poter ripristinare una struttura che possa resistere nel tempo. Il Centro Educazione dell’Ambiente Marino ha subìto negli anni due atti vandalici ma siamo andati avanti lo stesso - ha precisato Gareri -. Il Ceam è un presidio di legalità e noi faremo cultura, portando qui le scuole di ogni ordine e grado per conoscere ed imparare a valorizzare e tutelare l’ambiente marino, quindi un vero lavoro di educazione ambientale”.

A tal proposito ricordiamo che il centro di recupero delle tartarughe marine è incluso, con il Wwf, nel programma nazionale ‘TartAmar’ che si occupa di monitorare e mettere in sicurezza i nidi di tartaruga marina.

In Calabria, come si legge nell’ultimo report della stagione 2022-2023, sono ben 987 i ‘piccoli’ che il Wwf è riuscito a dirigere verso il mare, tra tutta la provincia pitagorica, metà della provincia di Catanzaro e metà di quella di Cosenza.

Tra questi, 309 sono ricadenti nell’ambito dell’Area Marina Protetta di Isola di Capo Rizzuto, Sovereto e Capo Colonna e 120 sono state le uova ritrovate nella spiaggia in località Le Cannella.

“Sono molto soddisfatto - ha dichiarato il Presidente della Provincia Sergio Ferrari - perché quando ho messo piede in questa struttura, un anno e mezzo fa, me ne sono andato via veramente molto triste avendo trovato un contesto abbandonato. E questo non è accettabile nel nostro territorio e nel territorio di Isola di Capo Rizzuto che accoglie l’Amp che è la più grande d’Italia e la seconda più grande in Europa. Quel giorno stesso ho detto ai miei collaboratori: ‘dobbiamo fare di tutto - ma non con i tempi della politica – velocemente per riconsegnare alla comunità la struttura dell’Aquarium’ nella sua funzione principale però, che non è solo quella di accogliere nelle vasche le diverse tipologie di pesci ma, soprattutto, quella di essere un centro di educazione ambientale”.

“L’Aquarium è una infrastruttura del territorio riconsegnata a Capo Rizzuto – ha precisato Ferrari - ma siamo solo all’inizio: l’obiettivo infatti era quello di iniziare ad accogliere i primi visitatori ma, deve essere chiaro a tutti, che non è assolutamente un punto di arrivo ma un punto di partenza per rendere sempre più grande una struttura che è in grado di essere un vero attrattore turistico. La svolta culturale che dobbiamo perseguire è quella di raccontare il nostro territorio in tutte le nostre bellezze facendo rete, in modo che tutte le infrastrutture del territorio siano in rete”.