Al via domani il “The Memories Film Fest” a Bocchigliero
Tutto pronto a Bocchigliero per la seconda edizione di The Memories Film Fest: sabato 17 agosto e domenica 18 agosto nel borgo della Sila Greca si terrà il più originale dei festival cinematografici, dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo, dove ritornano a vivere le pellicole del cinema degli albori, i frammenti d’archivio impolverati.
Saranno due giorni ricchi di appuntamenti per cineasti, estimatori del genere ma anche tanti curiosi attratti dal fascino dei film ritrovati. Quattro sezioni - The Memories Archive, The Memories Art, The Memories for People, The Memories for Kids – con workshop, masterclass di recitazione, audizioni, mostre, cortometraggi, iniziative dedicate ai bambini, due serate evento e nove film in concorso.
Grande attesa per Dagie Brundert, regista e artista berlinese, conosciuta per il suo approccio innovativo e sostenibile al filmmaking. È arrivata in Calabria due giorni fa ed è già al lavoro tra i vicoli del borgo, dove ha scattato numerose foto stenopeiche che saranno esposte da domani. Specializzata nell’uso delle cineprese in super 8, Dagie Brundert sviluppa le pellicole utilizzando materiali non convenzionali e non inquinanti, come ingredienti naturali che si trovano comunemente in cucina, o adoperando ciò che la circonda nei posti dove è invitata a sperimentare dal vivo.
Il suo lavoro celebra la bellezza del film analogico, promuovendo al contempo pratiche ecologiche e sostenibili nel processo cinematografico. La direttrice artistica del festival, Caterina Iannelli, ha pensato di organizzare una mostra, che si terrà a Palazzo Tucci dal 17 al 22 agosto, con le fotografie e i cortometraggi sperimentali di Dagie Brundert sviluppati a mano, ciascuna in una diversa zuppa ecologica. Inoltre, domani avremo la possibilità di vedere l’artista berlinese al lavoro grazie a un workshop curato da lei (ingresso limitato agli iscritti). Appuntamento dalle 10.00 alle 18.00 all’interno dell’istituto scolastico di via Riforma.
“I miei film non sono ovviamente politici, sono sempre personali e si svolgono in uno spazio, una bolla, un universo piccolo e gestibile. Credo che le coincidenze abbiano un potenziale creativo e umoristico. E so che la bellezza è ovunque. Voglio immortalarla su pellicola e foto, quindi esco fuori e la catturo. Con occhi e macchina fotografica attenti e svegli. Il mio lavoro riguarda soprattutto le piccole cose. Le emozioni e i ricordi. Sviluppo le mie pellicole e le mie foto in zuppe ecologiche (a base di piante, vitamina C e soda). Un vero e proprio fascino e una ricerca: i rifiuti alimentari di una persona di un giorno sono sufficienti per produrre esattamente un litro di sviluppo”. La regista, per la prima volta in Italia, trascorrerà due giorni a Bocchigliero e la sera del 18 agosto ci mostrerà il lavoro prodotto tra le montagne della Sila.
La prima serata, il 17 agosto, si aprirà con un omaggio musicale a Marcello Mastroianni, a cui è dedicata anche una mostra per i cento anni dalla nascita, che ripercorre le tappe più importanti della carriera dell’attore. La mostra sarà visitabile a Palazzo Tucci fino al 22 agosto ed è curata dall’Istituto cinematografico dell’Aquila La Lanterna Magica. Sul palco dell’Anfiteatro di Bocchigliero, a partire dalle 21.30, saliranno Patrizia Cacciani e Fabrizio Micarelli dell’Istituto Luce e la soprintendente archivistica della Calabria, Giulia Barrera.
Saranno Giuseppe Iannelli, documentarista della trasmissione Geo di Rai 3 e fondatore dell’Archivio Audiovisivo Lastcam, e Caterina Iannelli, documentarista e direttrice del festival, a raccontarci questa seconda edizione di “The Memories Film Fest”. Interverrà anche Alfonso Benevento, sindaco di Bocchigliero, e Ombretta Gazzola, allieva di uno dei più grandi maestri della fotografia italiana, Luigi Ghirri. “Capelli Biondi” è il film inedito che sarà proiettato con l’accompagnamento musicale del compositore Michele Catania al pianoforte, Ilenia Giorgiani al flauto, Roberto Scolaro al sax contralto. La pellicola in nitrato di cellulosa, risalente al 1919, è l’unica copia sopravvissuta, grazie al lavoro di digitalizzazione e restauro digitale, è stata riportata alla luce dalla Cineteca dello Stretto.