Racket. Volontari di Trame e Ala a Palermo per l’anniversario dell’omicidio di Libero Grassi

Calabria Attualità
Libero Grassi

Una delegazione di volontari dell’Associazione Antiracket Lamezia Ala Onlus e della Fondazione Trame ETS, domani, giovedì 29 agosto, si unirà alle iniziative in ricordo di Libero Grassi, imprenditore tessile assassinato da Cosa Nostra, e della moglie Pina Maisano, in occasione del 33mo anniversario dell’attentato del 1991.

L’opportunità nasce nell’ambito del progetto “Civic Up Laboratorio di cittadinanza per giovani protagonisti”, promosso da Ala in collaborazione con Fondazione Trame e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Il 19 luglio scorso, Libero Grassi, ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991 per essersi ribellato all’imposizione del pizzo, avrebbe compiuto 100 anni.

La sua scelta di dire “no” al pizzo e di farlo con un gesto rivoluzionario - una lettera al “Caro estortore” pubblicata sul Giornale di Sicilia - ha segnato la storia di Palermo e della Sicilia, innescando la nascita di movimenti antiracket e la ribellione di imprese e cittadini all’oppressione mafiosa.

I momenti commemorativi, organizzati dall’associazione Addiopizzo e dalla famiglia di Grassi, si apriranno in via Alfieri a Palermo alle 7,30, nel luogo dove si consumò l’omicidio e in cui ogni anno si affigge il manifesto che rievoca le condizioni di isolamento e solitudine in cui maturò il delitto.

La trasferta siciliana per i volontari di Ala e Trame, della durata di due giorni, prevedrà anche le visite a “La casa di Paolo” in via della Vetriera, al “Must23 - Museo Stazione 23 maggio” di Capaci e alla “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” di Cinisi.

E due incontri-testimonianze con Luciano Traina, fratello di Claudio, agente morto in via d’Amelio, e con il movimento Addiopizzo, il cui coordinatore Daniele Marannano è stato recentemente ospite a Civico Trame in occasione del medesimo progetto.

Con la sua partecipazione, Marannano ha proposto importanti spunti di riflessione sui rischi e le conseguenze del racket, e sui mezzi per contrastarlo, oltre al significativo esempio di cittadinanza attiva offerto ai ragazzi attraverso il racconto della propria storia e del lavoro portato avanti negli anni nel capoluogo siciliano.

Dopo le proiezioni di “Mondovisioni 2023”, l’intervento urbano interattivo della compagnia Stalker Teatro, l’evento commemorativo dedicato all’imprenditore lametino Giuseppe Bertolami, gli incontri con la sociolinguista Vera Gheno e il docente e youtuber Matteo Saudino aka Barbasophia, e la collaborazione con Addiopizzo, la rassegna 2024 di “Civic up” inaugurata a settembre scorso si avvia alla conclusione con il viaggio formativo tra Palermo e Cinisi, al fine di incoraggiare i giovani partecipanti a diventare attori protagonisti nella diffusione della cultura della legalità anche attraverso il recupero della memoria storica delle vittime di racket e mafie.