Bernardo Russo. No al carbone
Ho sempre avuto a cuore le sorti del nostro territorio e proprio per questo non ha mai derogato di un centimetro dinnanzi alla possibilità che su di esso possa essere realizzata una centrale carbone che, ho il vivo timore, ne minerebbe le bellezze paesaggistiche, naturali ed ambientali, violando quella che è la vocazione di prima di questa terra: il turismo. Circa un anno fa, per sensibilizzare tutta la nostra Provincia al problema ho scritto ai novantasette sindaci del nostro comprensorio chiedendo di dire la loro. La maggior parte mi ha risposto dichiarandosi contraria alla realizzazione di una centrala a carbone in quel di Saline. Vorrei ricordare, ancora una volta, che proprio intorno all’Area in cui dovrebbe sorgere l’impianto progettato dalla multinazionale svizzera Sei, insistono ben cinque aree Sic (siti di interesse comunitario). Anche per questo, credo che sia scellerato pensare di poter realizzare un simile impianto in un contesto di così grande storia, cultura e fascino ambientale e paesaggistico. Il giudizio di Valutazione di impatto ambientale sulla realizzazione di questa centrale spetta al Ministero dell’Ambiente per cui, la nostra terra, in relazione a questa vicenda, ricade ancora una volta sotto il giogo dei potenti, sotto le grinfie del duo Berlusconi – Bossi. Insieme ad Omar Minniti, abbiamo promosso un progetto di idee per l’Area di Saline, cercando di stimolare gli attori di questo territorio a fornire proposte alternative a quella che potrebbe davvero deturpare l’indole intera di questa zona.
Nonostante, una situazione così allarmante, dinnanzi ad una eventuale realizzazione di questo “mostro ambientale”, la Regione Calabria, in passato pareva esprimersi per il “no” al carbone. Oggi, però, notiamo che questa linea sta, pericolosamente, ammorbidendosi. In campagna elettorali, molti candidati del centrodestra si sono detti possibilista ed addirittura a favore. Non possiamo accettare queste posizioni come non possiamo accettare questo scempio in nome di uno sviluppo sventolato ai quattro venti senza alcuna prospettiva concreta.
Per aiutare lo sviluppo di questo territorio si può fare molto altro: si può attingere dai Fondi Pils, a disposizione dei Comuni, i sarebbero i Fondi Fas, anche se pare li vogliano riversare solo sulla Salerno – Reggio Calabria, in più per riqualificare il porto di Saline Joniche, la Regione ha stanziato un milione di euro e la Provincia cincequentomila euro. La Centrale, invece, vorrebbe dire, tagliare le gambe alle possibili ipotesi di sviluppo.