Fincalabra, contratti in scadenza a febbraio: Sigle minacciano lo stato di agitazione
Le segreterie regionali di Nidil-Cgil, Felsa-Cisl, Uiltemp-Uil e Ugl Pa, che rappresentano i lavoratori ex Legge 12/2014 impiegati presso Fincalabra per l’assistenza tecnica sui fondi SIE e PNRR, dichiarano lo stato di agitazione.
I lavoratori, inseriti nel processo di superamento del precariato previsto dalla Legge Regionale numero 1 del 2014, attualmente sono impiegati con contratti di collaborazione Co.Co.Co., che scadranno il prossimo febbraio 2025, contratti che qualora non venissero rinnovati, li porterebbero alla disoccupazione, vanificando gli sforzi fatti fino ad oggi.
Come spiegano le Sigle, il tutto viene nonostante la programmazione del Pnrr si estenda fino al 2027, “evidenziando la necessità di una soluzione a lungo termine per garantire la continuità e valorizzare le competenze di questi professionisti”.
I sindacati sottolineano poi il silenzio istituzionale rispetto alla loto richiesta di un incontro, che risale al 26 settembre scorso quando è stata inoltrata sia al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto Oche all’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese: una mancata risposta che “aggrava la situazione e preoccupa fortemente i lavoratori, che continuano a vivere nell’incertezza e senza prospettive di stabilità”, dicono le Sigle.
Da qui la richiesta di un intervento immediato per scongiurare la fine dei contratti a febbraio e per aprire un confronto risolutivo. “In assenza di risposte, saremo costretti a intraprendere ulteriori azioni sindacali, inclusa la mobilitazione” concludono Ivan Ferraro di Nidil Cgil, Gianni Tripoli di Felsa Cisl, Luca Muzzopappa di Uiltemp e Gianluca Persico di Ugl Fp.