Nuoto. La Rari Crotone affiliata allo Special Olympics, pronto gruppo di atleti “speciali”
Tra le sfide che la Rari Nantes Auditore Crotone, società Stella al Merito Sportivo, affronterà quest’anno, una è senza ombra di dubbio la più affascinante e stimolante: quella relativa ad una squadra davvero speciale. Anzi, Special Olympics.
Ormai è ufficiale: il gruppo del presidente Vincenzo Arcuri e del direttore tecnico Checco Arcuri è ufficialmente affilata a questo ente che, così come spiega nella propria mission, “insegna che proprio il metodo pragmatico che si applica allo sport, trasferito ad altri campi della vita sociale, come la scuola ed il lavoro, può rendere possibile il raggiungimento di qualsivoglia obiettivo”.
La missione di Special Olympics è quella di dare l’opportunità di allenarsi e gareggiare in una varietà di sport olimpici a bambini ed adulti con disabilità intellettive durante tutto il corso dell’anno.
Ciò consente loro di sviluppare ed accrescere il proprio benessere fisico, di dimostrare coraggio, sperimentare la gioia di partecipare in un clima di scambio continuo. Si mettono in campo le abilità, si stringono amicizie con altri Atleti, si vivono esperienze uniche assieme ai tecnici, ai volontari, ai propri familiari e a tutta la comunità.
A seguire i ragazzi saranno i tecnici Felice Rossi e Fabio Tonolli, coadiuvati da tutto lo staff della Rari Nantes. E il gruppo è già corposo e formato da atleti che già si allenano dando il massimo, come Francesco Scarriglia, Giuseppe Scarriglia, Alessandro Magnolia, Rocco Crudo, Gabriele Scalise, Samuele Scida, Francesco Tucci, Francesco Pisani, Daniel Colurcio, Francesca Squillace, Antonio Canapè, Alessandro Buzzurro, Armando Nicoletta, Valeria Bombardiere, Benedetta De Luca e Domenico Mele.
“Ci stavamo lavorando da diverso tempo – spiega il presidente della Rari Nantes Auditore, Vincenzo Arcuri – ma la spinta decisiva è arrivata dalla nostra cara amica e sostenitrice Alessia Sisca, che ci affiancherà in questo meraviglioso percorso. Abbiamo avuto un primo incontro con i genitori e si sono mostrati entusiasti, è chiaro che pur nello spirito di squadra, ogni ragazzo seguirà il proprio percorso. Siamo sicuri che sarà utile a loro quanto a noi. È davvero la sfida più bella e appassionante che affronteremo nei prossimi mesi. Vederli partire insieme, affrontare delle gare, sarà qualcosa di straordinario”.
Anche perché l’obiettivo di Special Olympics “va anche oltre lo sport e promuove una cultura del rispetto e dell’inclusione a beneficio in particolare dei giovani ma anche dell’intera comunità. Lo strumento per eccellenza è lo sport unificato che vede coinvolti Atleti con e senza disabilità intellettive in formazioni miste”.
L’obiettivo di generare, attraverso lo sport, una cultura votata all’inclusione non coinvolge solamente chi, atleta partner senza disabilità, gioca in campo unificato, ma l’intera comunità.