Coltello in mano rapinano il parroco di Archi, beccati due minori ed il “palo”
Era il 6 gennaio scorso quando, come ogni giorno, la comunità di Archi, a Reggio Calabria, si preparava a vivere una giornata di serenità. La Chiesa di Maria Santissima del Carmelo, un luogo di fede e raccoglimento, era aperta, come sempre, accogliendo chiunque volesse pregare.
Ma quel giorno, qualcosa di inaspettato stava per accadere, sconvolgendo la tranquillità del piccolo borgo. Due giovani, con il volto travisato, entrarono furtivamente in chiesa e con un cacciavite in mano si avvicinarono al parroco minacciandolo.
Il sacerdote - che da anni dedica la sua vita a quella comunità - con calma ma non senza paura, cedette alle loro richieste, consegnandogli quel poco di denaro che aveva con sé; i rapinatori, a quel punto, fuggirono via mentre il parroco, ancora sconvolto, chiese aiuto.
In quei momenti di caos intervennero i Carabinieri che, giunti sul posto, avviarono una serie di operazioni mirate per cercare di risalire ai responsabili.
Telecamere di sorveglianza, testimonianze, indagini sul territorio. Ogni dettaglio, infatti, è stato esaminato con la massima attenzione ed ogni traccia, ogni sospetto, approfondito con cura fino ad arrivare ad identificare i presunti rapinatori, ancora minorenni, scoprendo poi che dietro all’accaduto vi fosse anche un terzo complice, ovvero il “palo” che aveva garantito la fuga ai due ragazzi.
In una corsa contro il tempo, gli investigatori sono così arrivati anche a quest’ultimo, nonostante abbia agito nell’ombra. In meno di una settimana, grazie ad un instancabile lavoro, è stato individuato, arrestato e messo ai arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, mentre i minorenni sono stati denunciati.