Calabria Verde, svolta assemblea sindacale unitaria a Rende
Si è svolta ieri, presso la sala dell’Hotel San Francesco di Rende (CS), un’assemblea unitaria con i lavoratori dell’azienda Calabria Verde (ex legge 15/2008), con la partecipazione delle delegazioni dei comuni di San Giovanni in Fiore, Acri, Guardia Piemontese e Longobucco.
Durante l’incontro, numerosi interventi dei lavoratori e delle lavoratrici hanno evidenziato la grave condizione di disagio economico in cui versano, a causa della mancata opportunità lavorativa dal mese di ottobre. Pur avendo regolarmente svolto il periodo lavorativo concordato nei tavoli regionali per le annualità 2023/2024, questi lavoratori dovranno attendere fino a giugno per percepire l’indennità di disoccupazione agricola, unico sostegno al reddito per molte famiglie. Tale situazione sta generando una crescente disperazione tra padri e madri che non hanno altre fonti di sussistenza.
Le organizzazioni sindacali hanno sempre sostenuto con responsabilità il percorso discusso nei tavoli tecnici e politici, che la legge prevedeva ma, ritengono che il 2025 debba segnare una svolta concreta per questi lavoratori, che da oltre vent’anni vivono in una condizione di precarietà all’interno della Regione Calabria.
Nel corso dell’assemblea, sono emerse alcune richieste ritenute fondamentali per il futuro di questo bacino occupazionale. I sindacati di Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila Uil, chiederanno con urgenza l’apertura di un tavolo di confronto con l’assessore di competenza Gianluca Gallo, al fine di individuare soluzioni immediate ed efficaci per garantire maggiore stabilità a questi lavoratori e alle loro famiglie. Con appena 102 giornate lavorative annue, infatti, non è possibile assicurare neanche i beni di prima necessità, una condizione resa ancora più insostenibile dall’aumento del costo della vita e delle utenze.
Tra le proposte avanzate, vi è la necessità di una modifica alla normativa regionale che attualmente vincola l’utilizzo di questi lavoratori esclusivamente ai fondi derivanti da progetti pregressi gestiti dall’Assessorato al Lavoro. L’obiettivo è consentire a Calabria Verde di intensificare la propria attività di progettazione nell’ambito della tutela ambientale, del contrasto al dissesto idrogeologico e della prevenzione degli incendi, fenomeni che continuano a devastare la Calabria e altre regioni del Sud Italia.
Parallelamente, viene richiesta l’apertura anticipata dei cantieri e la possibilità di programmare giornate lavorative aggiuntive, per garantire non solo una maggiore tutela del territorio, ma anche una maggiore dignità economica ai lavoratori.
Le organizzazioni sindacali ribadiscono l’urgenza di un confronto con la Regione e restano fiduciose nella possibilità di ottenere risposte concrete in tempi brevi.