Turismo, Occhiuto: “Lavoro come se la Calabria fosse un’impresa”

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"Quando si investe nel turismo e si portano nella nostra Regione, come è accaduto nel 2024, grazie allo sviluppo del sistema aeroportuale, 3,6 milioni di passeggeri, tra cui moltissimi turisti, si innesca un circuito virtuoso relativo ai consumi con un immediato riverbero sull’economia". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo alla Borsa Internazionale del Turismo, in corso a Milano.

"Se c’è un settore industriale che nei prossimi anni sicuramente non sarà interessato dalla crisi economica è proprio il turismo. Se si guarda il trend di crescita di questo settore ci si accorge che è costante nel tempo" afferma Occhiuto. "Dunque dovremo avere la capacità in Calabria di intercettare sempre più questi flussi turistici. Per farlo bisogna investire sulla connettività della nostra Regione, soprattutto attraverso il rafforzamento della rete aeroportuale come stiamo facendo, ma anche sulla qualità dell’offerta turistica".

"Ringrazio l’assessore Calabrese e tutti i nostri operatori, con cui abbiamo concordato, assieme alle associazioni di categoria, delle misure che da qui a qualche settimana daranno la possibilità agli imprenditori calabresi di fruire di 50 milioni di euro dalla Regione per ammodernare le proprie strutture alberghiere. Ma noi dobbiamo sviluppare anche un piano di attrazione degli investimenti" prosegue. "Il salto che si deve compiere è attrarre le grandi catene internazionali del turismo. Per farlo dobbiamo avere la capacità anche di sviluppare i nostri porti, perché una Regione con 800 chilometri di costa ha tutte le carte in regola per farlo".

"Per questo stiamo ragionando per creare manifestazioni di interesse che possano portare a dei progetti di finanza in cui i privati insieme al pubblico concorrano all’ammodernamento dei porti, alla loro gestione e alla realizzazione di alberghi, per rendere quelle infrastrutture maggiormente attrattive. Un progetto di questo tipo, ad esempio, stiamo pensando di realizzarlo insieme ad Unindustria a Soverato" annuncia. "È inoltre positivo che il commissario Zes del Mezzogiorno, Romano, sia una persona che conosce bene la Calabria, proprio per aver ricoperto prima il ruolo di commissario Zes nella nostra Regione, perché una parte importante di questo processo di attrazione degli investimenti lo può esercitare proprio la stessa Zes".

"Questo, non tanto per incentivi fiscali ma perchè la Zes è una zona logistica speciale di semplificazione e il commissario Zes si può sostituire a tutte le altre autorità, dando i permessi richiesti dalle aziende in pochissime settimane. Ciò significa molto per le imprese che vogliano investire, ma che non vogliono perdere il proprio tempo a causa dei ritardi burocratici" ricorda. "Molte volte gruppi industriali importanti, negli anni passati, non si sono avvicinati al nostro Paese, non solo in Calabria, perché hanno avuto il timore di non poter rispettare i tempi degli investimenti prefissi a causa delle lentezze burocratiche. Oggi, in Calabria, attraverso la Zes, questo problema non c’è più".

"Oggi, la mia Regione, ha nel suo presidente il suo direttore commerciale rispetto al tema dell’attrazione degli investimenti. Io cerco di esercitare il mio ruolo come se la Calabria fosse un’impresa, cercando di proporla al meglio sul mercato. In passato spesso chi ha governato ha parlato più dei problemi che di opportunità" afferma in conclusione. "Certo i problemi chi governa li deve risolvere, ma quando un presidente parla della sua Regione deve avere l’orgoglio di farlo mettendo in luce le risorse straordinarie che possiede. Io vorrei che questo fosse un atteggiamento comune a tutti i calabresi".