Ex lavoratori Abramo: “chiediamo tavolo regionale, non staremo con le mani in mano”
"Apprendiamo con soddisfazione la notizia che anche Cgil e Cisl, hanno ufficialmente assunto una posizione pubblica sulla vicenda dei co.co.co ex Abramo, probabilmente grazie alla manifestazione pacifica annunciata con la conferenza stampa del 14 febbraio oppure grazie all’intervento divino di San Valentino. Anche se, proprio la conferenza stampa, sarebbe stata l’ennesima occasione per farvi conoscere e per mostrare il vostro concreto sostegno, lo stesso che sin dall’inizio, e in qualsiasi iniziativa promossa, stanno dimostrando la Uil e la Uilcom di Crotone, a cui va la nostra più sincera gratitudine".
E' quanto comunicano gli ex lavoratori dell'Abramo Customer Care, che continuano "E vorremmo ricordare a tutti, anche a noi stessi, che grazie a quattro lunghi e difficili anni di battaglie, condotte con i soliti noti dello scenario sindacale locale, siamo riusciti a convincere le Istituzioni, ma soprattutto il Presidente della Regione Calabria, a prendersi cura della nostra vertenza. Ed è proprio questo l’approccio che ci aspettiamo da tutte le organizzazioni sindacali, nelle azioni di difesa del nostro lavoro e augurandoci che non si limitino soltanto a dei comunicati stampa o attestazioni di solidarietà".
"Ed è con l’intento di agevolare una strategia comune e condivisa, a difesa dei nostri diritti, anche a seguito della richiesta di incontro, inoltrata nelle scorse ore al governatore Occhiuto, da parte delle tre Organizzazioni Sindacali, Confederali e di Categoria, che rinviamo, a data da destinarsi, la pacifica manifestazione prevista per domani, 18 febbraio. Che ricordiamo, aveva, ed ha tuttora, il solo scopo di richiamare il presidente regionale, all’impegno assunto in sede ministeriale, ovvero la stabilizzazione degli ex co.co.co Abramo", sottolineano.
"Vogliamo essere ancora una volta fiduciosi del suo lavoro, al quale va il riconoscimento di aver, quasi del tutto, risolto una delle vertenze più importanti della Calabria, anche se aveva preso l’impegno ad incontrarci i primi di febbraio. Comprendiamo altresì, che lo stesso Presidente non voglia rumore mediatico sotto il Palazzo della Regione, ma il problema non è il rumore, il problema è il silenzio che stiamo subendo da mesi", precisano ancora.
"Vorremmo perciò che si percepisse di più il nostro disagio e il nostro sconforto, considerato che stiamo ancora aspettando dal lontano 19 dicembre 2024, quando ci è stato detto, proprio da Occhiuto, che saremmo stati assunti come dipendenti, e non più come lap, nel processo di digitalizzazione delle cartelle sanitarie. Per cui adesso, le nostre famiglie, dopo due mesi di agonia, hanno bisogno di un segnale concreto e tangibile e quindi della convocazione del tavolo regionale a breve termine, nel quale si definiscano tempi e modalità di assunzione", chiosano gli ex dipendenti.
"Sia chiaro che la via del dialogo è per noi il percorso più produttivo, così come lo è stato per i nostri colleghi, ma in caso di una mancata e dovuta attenzione non staremo con le mani in mano per troppo tempo. Questo è l’ultimo sforzo per cercare di risolvere la ormai drammatica situazione con il confronto, dopodiché saremo, nostro malgrado, costretti a farci sentire con tutti i mezzi a nostra disposizione. Sarebbe una sconfitta istituzionale, non fateci aspettare troppo", concludono.