Implicazioni economiche e politiche dell’Ai, esperti si confrontano all’Unirc
Si è svolto, il 17 e 18 marzo scorsi, presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria il V° Seminario internazionale “Implicazioni economiche e politiche dell'intelligenza artificiale”, un'importante iniziativa rivolta a scienziati, professionisti, operatori economici e rappresentanti istituzionali interessati al fenomeno emergente delle tecnologie AI.
Il tema centrale scelto per questa edizione è stato “Economia, Scienze Umane e Diritto dell'Intelligenza Artificiale”. Per due intense giornate, studiosi e professionisti di fama internazionale si sono confrontati sulle complesse sfide che emergono dall'adattamento delle tecnologie di intelligenza artificiale ai rapidi cambiamenti delle condizioni economiche, sociali e politiche del mondo contemporaneo.
Il seminario, organizzato dai professori Domenico Marino e Melchiorre Monaca della Mediterranea, ha rappresentato una preziosa opportunità per approfondire in maniera dettagliata e multidimensionale le necessità e le problematiche derivanti dall'interazione tra intelligenza artificiale ed economia.
In particolare, si sono analizzati gli impatti economici delle tecnologie AI, gli aspetti etici e filosofici, nonché le implicazioni giuridiche e normative che ne regolano utilizzo e sviluppo.
Dopo i saluti istituzionali del Rettore Giuseppe Zimbalatti e del direttore del Dipartimento Digies, Massimo Finocchiaro Castro, sono iniziate le relazioni scientifiche coordinate dai vari presidenti di sessione.
I rischi dell'intelligenza artificiale generativa
La prima sessione, presieduta dal professor Domenico Marino, ha visto il professor Massimiliano Ferrara dell’Università Mediterranea affrontare il delicato problema del data poisoning e dei rischi connessi agli output dell'intelligenza artificiale generativa.
Successivamente, Bruno Antonio Pansera, insieme a Valentina Peruzzi e Alessandra Sigilli della Sapienza Università di Roma, hanno illustrato come l’intelligenza artificiale stia trasformando profondamente il settore del banking commerciale.
Fabio Piluso e Danilo Ceraso, provenienti dall’Università della Calabria, hanno invece approfondito attraverso una revisione sistematica della letteratura l’impatto positivo dell’AI sull’efficienza nella pubblica amministrazione.
Infine, Maria Nardo, Tahani Rashid, Salvatore Iiritano e Luigi Granata (Unical e Revelis) hanno descritto il ruolo strategico dell’intelligenza artificiale nella sostenibilità economico-finanziaria degli enti locali italiani.
Nella seconda sessione, presieduta dal professor Andrea Gorassini dell’Università Mediterranea, Fulvio Gigliotti dell’Università di Catanzaro ha discusso le implicazioni della responsabilità civile rispetto ai sistemi di intelligenza artificiale alla luce della proposta di direttiva europea.
Francesco Rende dell’Università di Messina ha esaminato il problema del danno causato da intelligenza artificiale con una prospettiva proiettata al futuro. Federico Parrinello, sempre dell’Università di Messina, ha trattato il ruolo dell’AI nelle controversie giuridiche legate ai cambiamenti climatici.
Elena Siclari dell’Università Mediterranea si è concentrata sulle sfide etiche e legali poste dall'applicazione dell'intelligenza artificiale nell'ambito della giustizia, mentre Angela Busacca e Melchiorre Monaca (Unirc) hanno affrontato le problematiche giuridiche legate alla creazione e alla gestione dei dataset per l’addestramento degli algoritmi.
Dagli e-sport all’evasione fiscale
Durante il pomeriggio, nella terza sessione, moderata da Katia Arrighi dell'Associazione Consulenti dello Sport, un panel di esperti formato da Paolo Rendina, Emanuela Mirella De Leo, Celestino Bottoni, Angela Busacca, Ana Gonzalez e Elisabeth Berreiro si è confrontato sull’applicazione dell’intelligenza artificiale nello sport tradizionale e negli e-sport, analizzandone potenzialità e criticità.
Nell’ultima sessione del primo giorno, presieduta dal professor Melchiorre Monaca, Maria Vittoria Serranò (Università di Messina) ha analizzato l’evoluzione della capacità contributiva nell’era digitale, mentre Santa De Marco (Unime) ha affrontato il delicato equilibrio tra lotta all’evasione fiscale e tutela della privacy nel diritto tributario potenziato dall’AI.
Adelaide Rossi ha esplorato le complesse sfide legate al copyright nell’ambito della creatività generata dall’intelligenza artificiale, e infine Giuseppe Pernagallo e Salvatore Caruso (Unito) hanno discusso le conseguenze dell'automazione in relazione al cosiddetto "effetto Baumol".
Tra sanità, turismo e famiglie
La seconda giornata, il 18 marzo, è ripresa con la sessione presieduta dal professor Domenico Marino. Giuseppe Quattrone e Domenico Marino (Unirc) hanno presentato una dettagliata analisi costi-benefici sull'accessibilità geografica e sull'intensità delle risorse nel settore sanitario.
Tiziana Ciano (Università della Valle d’Aosta e Unirc) ha proposto un approccio innovativo basato sul machine learning e il valore di Shapley per migliorare la segmentazione e la cooperazione tra attrazioni turistiche. Domenico Tebala (Istat) e Domenico Marino (Unirc) hanno effettuato una cluster analysis regionale sulla digitalizzazione di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni con il software Orange.
Luca Ballestra Caffaratti, Tommaso Marino, Dino Galante e Francesca Galeno Mellucci, attraverso un progetto multidisciplinare, hanno evidenziato le potenzialità dell’AI come assistente didattico artificiale nelle scuole. Successivamente, Giuseppe Notarstefano (Lumsa Palermo) ha approfondito la sfida di garantire accuratezza e tempestività dell'informazione statistica nell’era AI.
Fabrizio Sbicca (Anac) ha discusso l'impatto dell'intelligenza artificiale nella lotta alla corruzione e nello sviluppo sostenibile. Armando Papa, Pietro Stilo e Pasquale Sasso hanno descritto l'uso strategico dell’intelligenza artificiale per la segmentazione dei mercati internazionali.
Infine, Lidia Abenavoli e Salvatore Barillà hanno analizzato le sfide comuni e gli approcci distintivi alla governance dell’intelligenza artificiale adottati da Unesco e Wto.
La Pa, il patrimonio culturale e il Tpl
La sessione conclusiva, presieduta dalla professoressa Angela Busacca, ha visto gli interventi di Carmelo Gulli, sul ruolo e le problematiche dei dati sintetici, seguito dal gruppo di ricerca del P4C (Carlizzi, Derrigo, Falcomatà, Procopio), che ha esplorato la trasformazione digitale e organizzativa degli ospedali.
Sabrina Mezzatesta e colleghi (Cnr-Gom) hanno presentato una ricerca sull’impatto dei sintomi nei pazienti sottoposti a dialisi, mentre Giovanni Mazzetti ha discusso l’applicazione dell’AI nei processi di valutazione delle performance nella pubblica amministrazione.
Infine, Alessandra Priore e Federica De Marco hanno riflettuto sul concetto di pace nel contesto dell’intelligenza artificiale, Domenico Passarelli e Guido Mignolli hanno illustrato l’applicazione dell'AI alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale calabrese, Michele Buonsanti e Daniela Musarella hanno trattato dell’evoluzione delle metodologie di insegnamento nella formazione dei piloti e Naccari Carlizzi, Iannò e Rindone hanno chiuso il seminario discutendo dell'applicazione algoritmica alla regolazione del trasporto pubblico locale.