Crisi climatica e Calabria: “cambio passo o più siccità e fenomeni estremi”

Calabria Attualità

Un’occasione fondamentale di riflessione collettiva sulla crisi climatica e i suoi effetti specifici sulla Calabria, regione tra le più vulnerabili del Mediterraneo.

È stato questo il leitmotiv del convegno conclusivo del progetto “Calabria al Centro del Mediterraneo”, promosso da Legambiente e co-finanziato dalla Regione e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tra i vincitori del bando regionale per il sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da Enti del Terzo Settore.

Il progetto ha coinvolto attivamente le cinque province calabresi grazie alla rete dei 17 circoli territoriali dell’organizzazione, con una partecipazione definita come “straordinaria”: quasi 900 persone hanno visitato la mostra itinerante sul cambiamento climatico, superando l’obiettivo iniziale di 600.

Oltre la mostra

Oltre alla mostra scientifica, si sono svolti dieci incontri informativi e di sensibilizzazione in scuole e università; tre webinar di approfondimento con circa mille partecipanti in diretta e oltre tremila visualizzazioni in podcast, rispetto ai cinquanta previsti; un meeting regionale per giovani volontari, con la partecipazione di Mattia Lolli e Domenico Saragò (della Youth Legambiente Calabria), che ha registrato circa centro presenze su cinquanta che ne erano previste).

E poi, cinque viaggi in barca a vela con tappe dai porti di Crotone, Catanzaro, Tropea, Villa San Giovanni e Sibari, in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Locri, rappresentata dal Presidente Arturo Guida.

Nel corso del convegno, inoltre, oltre a relatori e referenti, erano collegate diverse classi degli istituti coinvolti con centinaia di studenti in ascolto.

La citizen science

Particolarmente significativi i monitoraggi ambientali in mare, effettuati con la metodologia della citizen science anche grazie all’uso di imbarcazioni confiscate alla criminalità, divenute strumenti di educazione ambientale e giustizia climatica. Un ringraziamento particolare, per il ruolo avuto nel progetto, anche al vice presidente della Stazione zoologica Anton Dhorn, Silvio Greco.

Al centro dell’evento, le due relazioni scientifiche di riferimento, quella di Federico Grazzini, meteorologo Arpa ed autore dei contenuti della mostra, che ha presentato una panoramica puntuale sul riscaldamento globale e i suoi effetti sul Mediterraneo, ricordando come le emissioni climalteranti stiano causando un riscaldamento doppio rispetto alla media globale proprio in questa regione.

“Senza un'inversione di rottaha dichiarato – aumenteranno siccità, piogge intense e fenomeni estremi lungo le coste calabresi, anche a causa del riscaldamento del mare.”

E poi quella di Francesco Luca Basile, Professore ordinario all’Alma Mater di Bologna e delegato MUR per il programma Horizon Europe-Clima, energia e mobilità, che ha sottolineato le enormi potenzialità della Calabria in termini di produzione e accumulo di energia da fonti rinnovabili, invitando a costruire filiere tecnologiche locali per affrontare insieme le sfide della mitigazione e dell’adattamento climatico: “Una pianificazione corretta – ha dettopuò portare benefici anche in termini di agricoltura, gestione delle risorse idriche, bioeconomia ed economia del mare”.

I saluti istituzionali

Hanno portato i saluti istituzionali Giovanni Calabrese, Assessore regionale all’Ambiente, Turismo, Lavoro e Formazione; i rappresentanti delle Università Prof. Giuseppe Mendicino (Unical) e Prof. Marco Gaspari (UMG Catanzaro).

Un contributo essenziale è arrivato anche dai Dirigenti Scolastici degli Istituti coinvolti nella mostra e nelle attività educative: l’IIS “L. Palma” – ITI-ITG “Green Falcone Borsellino” Corigliano-Rossano; l’IIS “P. Galluppi” – Tropea; il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” – Reggio Calabria; l’IIS IPSSCEOA “Rita Levi Montalcini” – Sersale; il Polo Tecnico Professionale “A.M. Barlacchi-Lucifero” – Crotone; il Polo Liceale Scalea – Praia a Mare.

Le testimonianze

Di particolare importanza anche la testimonianza di uno studente del Nautico di Corigliano Rossano, Simone Rosa, particolarmente entusiasta dell’esperienza vissuta, in particolar modo sulla barca a vela.

Durante l’evento hanno raccontato la propria esperienza anche i coordinatori territoriali del progetto – Adele Ambrosio (Corigliano Rossano), Daniele Cartisano (Reggio Calabria), Antonio Caterisano (Crotone), Carlo Gaglianone (Cosenza), Teresa Claudia Scavelli (Catanzaro) Caterina Viscomi (Vibo Valentia) che hanno guidato localmente le attività e mantenuto il contatto diretto con scuole e territori e a tutti i soci e presidenti dei circoli Legambiente coinvolti.

Le conclusioni sono state invece affidate al Responsabile Ufficio Scientifico di Legambiente Nazionale, Andrea Minutolo.

Un progetto coinvolgente

Calabria al Centro del Mediterraneo - ha evidenziato Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, chiudendo il convegno - è stato un progetto appassionante e coinvolgente: le preziose conoscenze e riflessioni che sono state il filo conduttore delle varie attività progettuali continueranno ad essere presenti nell’attività associativa e nella quotidianità”

“Speriamo – ha poi proseguito - di avere svolto la nostra funzione di catalizzatori: tutti noi possiamo e dobbiamo agire in maniera sia individuale che collettiva cambiando quegli stili di vita e di consumo che pregiudicano l’ambiente e di conseguenza incidono sulle nostre vite, la nostra salute ed il nostro benessere”.

“Attraverso questo progetto speriamo di avere piantato dei semi di consapevolezza su temi importantissimi per il futuro e per il presente dei tantissimi giovani che hanno partecipato attivamente anche grazie al prezioso supporto di Scuole ed Università”, ha concluso Parretta.